Diciotti in balìa del maltempo. Ma dalla Ue ancora silenzio

Notte difficile a causa del maltempo e della pioggia per i 177 migranti a bordo di nave Diciotti della Guardia costiera, ormeggiata da lunedì sera a Catania

Diciotti in balìa del maltempo. Ma dalla Ue ancora silenzio

Notte difficile a causa del maltempo e della pioggia per i 177 migranti a bordo di nave Diciotti della Guardia costiera, ormeggiata da lunedì sera a Catania, ma per i quali non è stato autorizzato dal Viminale lo sbarco. Si tratta per i migranti della seconda notte nel porto etneo, della settima in mare. Protetti dal sole e dalle intemperie da un telo verde che sovrasta il ponte. O costretti all'interno quando il maltempo non consente di stare fuori. Una vicenda al centro di un braccio di ferro tra Italia e Malta e rispetto alla quale il titolare del Viminale, Matteo Salvini, chiede una risposta e un'assunzione di responsabilità da parte dell'Europa prima di dare l'ok allo sbarco. Due le inchieste: quella della procura di Agrigento che ha sentito alcuni dei migranti fatti evacuare a Lampedusa e che avrebbero detto che i maltesi, giunti in loro soccorso in un primo tempo, li avrebbero indirizzati verso l'Italia: i magistrati vogliono fare chiarezza anche sulle condizioni in cui vengono tenuti i migranti; un fascicolo è stato aperto anche dalla procura di Catania.

Intanto, al momento la situazione rimane in stand-by.

Perché, nonostante gli sforzi del ministro degli Esteri, Enzo Moavero e il pressing nei confronti della Ue, al momento sembra che solo Spagna e Francia abbiano dato una generica disponibilità. Nulla di concreto insomma.

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