Se nei conti delle Asl non bastassero i veri buchi di bilancio, ora arrivano anche quelli inventati di sana pianta. A Sassari nel 2010 la gestione dei conti da parte del direttore amministrativo dell’Asl Angela Cavazzuti riesce a creare un passivo di bilancio di soli 800mila euro su un totale di 528 milioni di euro che ogni gli vengono affidati nel bilancio regionale. Uno sforamento 26 volte inferiore rispetto al bilancio dell'anno precedente. Una manna per la Regione Sardegna che ogni anno spende tre miliardi di euro l'anno per la sanità. Una spesa che interessa metà delle risorse regionali.
In uno scenario simile, un amministratore virtuoso come la Cavazzuti avrebbe dovuto ricevere l'incoraggiamento dei propri superiori. Dovrebbe. Invece dopo poco più di un anno il dirigente è stata premiata con un licenziamento in tronco giustificato con motivazioni che la magistratura che indaga sull'accaduto ha definito tanto ingiuriose da prefigurare il reato di diffamazione aggravata.
Aldilà delle motivazioni di facciata la dirigente ha una sola colpa. Non aver assecondato chi ha fatto pressioni perchè truccasse i bilanci dell'Asl. "Le raccomando l’approvazione del bilancio 2010 con le rettifiche che le ho suggerito. Le ricordo che in Regione ci sono 120 milioni liquidi disponibili per ripianare le perdite del 2010 di tutte le Asl sarde. Le sottolineo che questi denari vanno alle Aziende che hanno prodotto perdite e non pareggi di bilancio". La mail, ora contenuta negli atti della magistratura, è stata scritta dal commissario Marcello Giannico, nominato dall’allora governatore Ugo Cappellacci. Le rettifiche sul bilancio ammontavano a uno sforamento sul bilancio di 18 milioni e mezzo di euro, oltre 21 volte la cifra iniziale.
Oltre ai deliranti meccanismi di finanziamento delle Asl, in cui vengono premiate le amministrazioni che si lasciano dietro i maggiori buchi di bilancio, entra in gioco una legge sulla dirigenza pubblica. Come spiega il Corriere della Sera se i direttori generali ottengono un risultato peggiore rispetto all’anno prima, non possono essere confermati. Per Giannico, insediato nel gennaio 2011 dopo un predecessore virtuoso, ma "politicamente inaffidabile" era impossibile ottenere conti migliori. Trovata del suo entourage: taroccare i bilanci degli anni precedenti per farli sembrare peggiori della sua illuminata gestione.
In questa gestione bizantina dei fondi pubblici è rimasta vittima la dirigente Angela Cavazzuti che dopo il licenziamento è andata a denunciare i giochi di prestigio del superiore alla magistratura che sta indagando. A questo riguardo la Asl di Sassari precisa che "le indagini sono tutte basate sulle dichiarazioni dell’ex direttrice amministrativa. Il Direttore Generale della Asl, indagato insieme ad altre persone, si riserverà davanti ai giudici di respingere le accuse. Da poco è stata avviata la fase dell’udienza preliminare. Nessuno è stato ancora condannato".
538em;">In attesa di un giudizio definitivo Giannico, sopravvissuto alla svolta a sinistra della regione Sardegna, resta saldo al suo posto e fa sapere che "non ho mai avuto tessere di partito né tanto meno del PDL, pertanto attribuirmi appartenenze politiche è grave. Ho sempre lavorato indifferentemente per amministrazioni sia di centrodestra che di centrosinistra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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