Il dispetto della sardine a Salvini: così hanno prenotato "prima"

Il dispetto delle sardine che rincorrono Matteo Salvini: "Appena abbiamo saputo che Salvini avrebbe chiuso la campagna a Bibbiano, le sardine reggiane hanno prenotato la piazza a Bibbiano.

Il dispetto della sardine a Salvini: così hanno prenotato "prima"

Si dice che le idee si combattano con le idee. Sembra non essere così per le sardine. Il movimento nato a Bologna per contrastare la politica populista e arrestare la corsa del leader della Lega Matteo Salvini. Da mesi i giovani pesciolini hanno annunciato una battaglia a suon di slogan e dispetti da liceali, ma priva di qualsiasi proposta e contenuto. Se non quello del no a prescindere verso le idee del loro acerrimo nemico.

Dalle piazze di tutta Italia hanno gridato “stop” alla politica che parla alla pancia dei cittadini senza proporre idee che arrivassero alla mente dei loro seguaci ma sbandierando motti rabbiosi e così emulando, in realtà, i passi di Matteo Salvini. Cercando invano di addestrare una sinistra ormai intrappolata in una politica vecchia e che disperde voti a destra e manca. Le sardine, capitanate da Mattia Santori, hanno provato a marcare stretto il leader del carroccio e ora cercano persino di vincerlo sul tempo. Provando ad occupare le piazze in cui Salvini annuncia di incontrare i cittadini per la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali in Emilia-Romagna.

Più volte, le sardine hanno sottolineato che i membri del partito di Matteo Salvini non avevano il diritto di essere ascoltati, calpestando il sacrosanto principio del libero pensiero. In barba alla democrazia. Loro primo cavallo di battaglia. Cucire la bocca al nemico. É questa la tecnica con cui i banchi di Santori vorrebbero dirottare l’andamento dei sondaggi elettorali. Come farlo? Se rubiamo gli spazi delle piazze sempre più gremite dai fan di Salvini, silenziamo le opinioni che non ci stanno bene. E il gioco è fatto.

"Appena abbiamo saputo che Salvini avrebbe chiuso la campagna a Bibbiano, le sardine reggiane hanno prenotato la piazza a Bibbiano. Questi polli hanno annunciato l'evento ma non hanno prenotato la piazza. Noi l'abbiamo prenotata, carta canta". Ha dichiarato, in conferenza stampa a Bologna, Mattia Santori, leader delle Sardine.

Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni, candidata del centrodestra alla presidenza dell'Emilia-Romagna, il 23 gennaio sono attesi a Bibbiano. "Ma la piazza l'abbiamo prenotata noi. Non siamo andati a Bibbiano, ci hanno chiamato i cittadini della zona e abbiamo prenotato la piazza. Se i cittadini di Bibbiano ci chiederanno di non strumentalizzare, ci metteremo in coda alla Lega: se loro non andranno, per noi va benissimo. Prima devono essere loro a rinunciare al loro evento, poi noi rinunceremo al nostro", dice Santori.

É questo l’ennesimo passo del movimento anti Salvini. Un giochetto di cattivo gusto da disturbatori seriali. Sulla scia dei più famosi centri sociali. Ma in maniera meno irruenta e più pacifica. Il leitmotiv sembra pronto a palesarsi anche domani.

Santori ha, infatti, dichiarato che le sardine modenesi "hanno prenotato la piazza di Maranello, faranno un flash mob" per "contrastare l'ennesima strumentalizzazione" di chi "vuole mettere il cappello su qualcosa che è di tutti". A Maranello, domani alle 15, saranno presenti Salvini e Borgonzoni.

Una gara a suon di dispetti e ricatti celati. Viva il liberalismo verrebbe da dire.

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