"Divertiamoci insieme". E la stuprano per due ore a turno

Il verbale choc sulle violenze di Viterbo. La donna stuprata "in stato di semi incoscienza". Il Gup: "Video raccapriccianti"

"Divertiamoci insieme". E la stuprano per due ore a turno

Secondo gli investigatori, che li hanno visionati, i video dello stupro commesso ai danni di una donna 36enne sarebbero "raccapriccianti". Ore di violenze sessuali cui i due militanti di Casapound avrebbero sottoposto la ragazza "in stato di semicoscienza".

L'incubo sarebbe durato almeno due ore. Francesco Chiricozzi, consigliere comunale di Vallerano, e Marco Licci (leggi qui: chi sono) l'hanno fatta ubriacare, poi convinta a seguirli nell'Old Manners' pub (di cui avevano "l'uso esclusivo"). Qui uno dei due avrebbe tentato un approccio e di fronte al suo rifiuto sarebbe stata colpita con un pugno in faccia: caduta a terza e semi incosciente, sarebbe stata spogliata e violentata a turno. "Divertiamoci insieme", avrebbero detto la sera del 12 aprile alla 36enne mentre, "in stato di semiscienza", veniva sotoposta all'abuso. La frase, come riporta l'Agi, è contenuta nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Gup Rita Cialoni su richiesta del pm Fabio Michele. L'avrebbero stuprata a turno, mentre era a terra. Lei avrebbe provato a difendersi, scrive l'Adnkronos, cercando di resistere agli abisi mentre i due - senaza pietà - la stupravano.

La ragazza la mattina successiva alla violenza è andata in ospedale. Quando era ancora sotto choc ha raccontato alla polizia le violenze subite. Quando ha detto loro che il tutto si era svolto nell'Old Manners' pub (locale utilizzato da militanti di Casapound), gli agenti hanno ristretto il campo delle indagini. Poi hanno mostrato alla giovane alcune fotografie e da quelle immagini lei avrebbe riconosciuto gli aguzzini.

I due giovani, di 19 e 21 anni, dovranno ora rispondere di violenza sessuale di gruppo. Chiricozzi è stato immediatamente espulso da CasaPound e domani dovrebbe rassegnare le sue dimissioni dal Consiglio di Vallerano. Sui social è esplosa la polemica per i suoi post, in particolare quelli in cui invitava a difendere le donne dalle violenze ("potrebbe essere tua figlia...", scriveva) e quelli in cui auspicava "disciplina" per le ragazze antifasciste.

A difesa dei due arrestati si schiera però la sezione locale di CasaPound, che "non intende partecipare alla gogna mediatica, già abilmente partita guarda caso insieme all'inizio della campagna elettorale, nei confronti di due suoi giovanissimi militanti". "Il reato contestato - dicono - è molto grave ed estraneo al nostro Dna e sarà la magistratura a dover decidere la colpevolezza o l'innocenza dei ragazzi in base alla veridicità delle affermazioni della parte lesa".

Poi aggiungono: "Confidiamo nelle prove in mano agli avvocati le quali, ne siamo certi, scagioneranno i nostri ragazzi. Una cosa è certa: nessuno di noi accetterà di sostenere chi gode a sbattere il mostro in prima pagina prima ancora di conoscere la realtà dei fatti".

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