Ora Facebook "cancella" ​la strage di Acca Larentia

Carlotta Chiaraluce, miss preferenze di CasaPound, denuncia la rimozione di un post scritto in occasione del quarantennale della strage di Acca Larentia: "Facebook non ci permette neanche di ricordare i nostri morti"

Ora Facebook "cancella" ​la strage di Acca Larentia

La “Ducia”, al secolo Carlotta Chiaraluce, sbotta contro Facebook. Miss preferenze, colei che da sola ha fatto da traino alle “tartarughe lidensi”, incassando più di un quarto dei seimila voti raccolti da CasaPound al primo turno delle elezioni di Ostia, non ci sta. E pubblica sulla sua pagina Facebook uno sfogo nel quale denuncia l’ultima malefatta del social network di Zuckerberg.

“Questa mattina – esordisce la militante bella e volitiva che ha conquistato un “seggio” nel salotto buono di mamma Rai, quello di Michele Santoro – mi hanno comunicato che il mio post sulla commemorazione del 7 gennaio, ad Acca Larentia, è stato rimosso perché offensivo”. L’evento a cui si riferisce la Chiaraluce è andato in scena domenica scorsa nel quartiere Tuscolano, dove alcune migliaia di militanti della galassia della destra radicale, chiamate a raccolta da CasaPound, hanno partecipato al corteo per il quarantennale della “strage di Acca Larentia”.

Alla marcia c’era anche lei che, con un post Facebook, ha voluto ricordare l’omicidio dei tre giovani attivisti del Fronte della Gioventù. “Nel post – si difende – raccontavo solo cosa era successo nel '78, quando tre ragazzi furono uccisi fuori dalla sezione del Movimento Sociale Italiano e che lo Stato non ha mai fatto giustizia, né consegnato i colpevoli”. In effetti, per il triplice omicidio nessuno pagò e, a tanti anni di distanza, esecutori e dinamiche restano avvolti nel mistero. Queste osservazioni, pur aderendo alle verità processuali che hanno contribuito a fare ben poca chiarezza sulla storia di quegli anni di sangue, per gli standard del social più famoso e frequentato del mondo potrebbero “non rispettare gli standard della community”.

E allora le riflessioni della Chiaraluce sono state rimosse.

Facebook ha paura di noi”, denuncia la golden girl di CasaPound, sottolineando come il cervellone della Silicon Valley sia decisamente più morbido con gli “antifascisti” che pubblicano “frasi cariche di odio”. Mentre, se c’è di mezzo CasaPound, “non ci permette neanche di ricordare i morti”.

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