Il duello

Le elezioni sono alle porte, i toni sono caldi e mentre la sinistra pensa a salario minimo, allo Ius soli, al DDL Zan e alle auto elettriche, il centrodestra chiede totalmente l'opposto.

Il duello
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Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

A Montecitorio questa settimana non si è visto nessuno. Tutti, dai più piccoli (politicamente parlando) ai più grandi sono scesi in campo per la propaganda elettorale. Il Paese si è fermato. Ancora una volta. Per fortuna il Governo no. Mario Draghi si è dato da fare come un'equilibrista su un cavo teso in mezzo a due palazzi. Montecitorio e Madama. Loro, i politici, continuano a ripeterlo: queste elezioni non cambieranno l'equilibrio del Governo. Ma è tutto da vedere. Anche perché questo Governo non ha affatto un equilibrio. A Palazzo Chigi sembra di stare dentro un vecchio saloon del far west. C'è sempre qualcuno che è pronto a sparare prima degli altri. Ogni scusa è buona. È un duello continuo. Botta e risposta, accuse e smentite, in questi giorni i politici se le cantano di santa ragione. Più degli altri.

Direte voi: "Ma è solo campagna elettorale" vero, ma i rivali alle urne di oggi sono gli stessi che domani dovranno lavorare insieme per portare avanti i dossier più scottanti. Oggi nemici e domani? Anche! La musica al Governo non cambia. La colonna sonora di questo film è sempre la stessa. Come la scusa: "Il bene del Paese". Ma pensateci, su cosa concordano i partiti che sostengono la maggioranza? Su nulla. E questo come può fare bene all'Italia? Ad esempio… Mentre la sinistra pensa al salario minimo e al reddito di cittadinanza, il centrodestra chiede tutt'altro, come il cuneo fiscale. Abbassare le tasse e aiutare le imprese che creano ricchezza e lavoro.

Mentre la sinistra festeggia per lo stop alle auto diesel e benzina dal 2035, il centrodestra si affretta a presentare risoluzioni e mozioni urgenti per bloccare la legge che farebbe perdere il posto di lavoro ad oltre 80mila persone.

Mentre la sinistra pensa allo Ius soli, a dare una cittadinanza a tutti gli stranieri in Italia, compresi quelli col machete per strada, il centrodestra che fa? Attacca e si concentra sulla sicurezza e sugli sbarchi. Ormai fuori controllo tanto che Salvini e non solo vorrebbe bloccare ricordando i vecchi tempi. E mentre il costo della vita sale vertiginosamente, l'Europa si trova nel bel mezzo della tempesta perfetta, il Partito Democratico pensa al DL Zan, quello sugli Lgbtq. Un modo per far drizzare le antenne a chi, quella legge, la vorrebbe a tutti i costi e la sponsorizza al gay pride.

Magari racimolando qualche voto. Avete capito, no? Pensano tutto il contrario di tutto. Eppure stanno insieme al Governo. Con quale coraggio? Ah, già. Lo fanno per noi. Per il nostro bene. E Giorgia Meloni ringrazia.

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