Due mete ambite dai pensionati italiani e turisti di ogni età. Il primo è un "paradiso" per chi ha chiuso l'esperienza lavorativa e vuole viversi la vita tranquilla e con qualche centinaia di euro in più sulla pensione elargita dallo Stato. L'altro è una meta da scroprire e ancora libera dal turismo di massa.
In Portogallo la pensione vale di più. Già, perché per quegli italiani che decidono di spostare la residenza a Lisbona, dopo sei mesi e un giorno è possibile ricevere la pensione al lordo, ovvero senza quel noioso 37% di ritenute che di solito si tiene l'Agenzia delle Entrate del Belpaese.
Non è male. E così sono tantissimi i pensionati che si sono trasferiti sull'Atlantico. Nella penisola iberica, come racconta Paolo Ziliani sul Fatto Quotidiano, in molti sfruttano quella legge del 14 maggio 1980 che permette di ricevere l'assegno mensile senza trattenute. In Portogallo, peraltro, per i primi 10 anni non si versa alcuna tassa. Inoltre, rispetto all'Italia il costo medio della vita è molto più basso, con frutta e verdura a prezzi stracciati, lidi gratuiti, spese inferiori e via dicendo. Una vera e propria manna.
Se invece non siete pensionati, ma volete godervi ottime vacanze al riparto dalle masse, dovete andare in Albania. A raccontare questa meta turistica è stato Giuseppe Spatola per Libero. Qui la massa di vacanzieri non ha ancora trasformato le spiagge in scatolette di sardine per bagnanti, eppure il mare è limpido come quello della Puglia o della Grecia. I prezzi sono stracciati, sia per il viaggio ("Con settecentoventicinque euro una famiglia di quattro persone come la mia, con moglie Carla, Ginevra e Beatrice a seguito, si paga l’attraversata da Brindisi a Valona con cabina esterna (consigliata)"), che per l'alloggio ("dieci giorni per settecento euro in alta stagione con una suite familiare che altrove sarebbe costatata un occhio della testa").
Stesso discorso per il costo della vita: "Un piatto di linguine allo scoglio costa 500 lek (poco più di tre euro e mezzo al cambio ufficiale) e un lettino più ombrellone lo paghi da un minimo di 150 a un massimo di 250 lek".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.