Estremamente variegato l’indice di contagio Rt tra le Regioni d’Italia. Al momento non vengono riportate situazioni critiche relative all’epidemia di Covid-19. Questo il risultato reso noto dall’Istituto superiore di Sanità del monitoraggio degli indicatori relativi la Fase 2 per quanto riguarda la settimana compresa tra il 18 e il 24 maggio. Sul territorio nazionale l’incidenza settimanale rimane molto varia.
Al momento non ci sono situazioni critiche
Come spiegato dall’Iss: "In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato”, per questo motivo è richiesta cautela soprattutto nell’eventualità di una maggiore affluenza di persone sul territorio nazionale. Al momento non vi sarebbe un sovraccarico nelle strutture ospedaliere. Sul risultato del monitoraggio si baseranno le decisioni del governo riguardanti le riaperture dei confini regionali del prossimo mercoledì 3 giugno. Da considerare anche il fatto che da mercoledì gli stranieri potranno varcare i confini e raggiungere il nostro Bel Paese, senza misure di sorveglianza. Come sottolineato dal Corriere, proprio per valutare queste decisioni, il presidente del Consiglio incontrerà oggi, con i ministri Roberto Speranza, Francesco Boccia, Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese e il sottosegretario Riccardo Fraccaro, i capi delegazione delle forze di governo.
Secondo quanto contenuto nel provvedimento dello scorso 18 maggio, dal 3 giugno dovrebbero essere liberi gli spostamenti in tutta Italia. Data che potrebbe però essere rinviata di una settimana. In base al decreto ministeriale firmato dal ministro Roberto Speranza il 30 aprile, viene realizzato il report settimanale dal ministero della Salute in unione con l’Iss. Questo registra la situazione sanitaria dell’Italia in seguito alla fine del lockdown e quindi dell’inizio della Fase 2. Si conferma estremamente variegato l'indice di contagio Rt ovvero il tasso di contagiosità, tra le Regioni italiane.
Ecco gli indici Rt Regione per Regione
Si passa dallo zero della Basilicata, al 2,2 del Molise, con alcuni incrementi soprattutto in Lombardia, passata dallo 0,51 della scorsa settimana allo 0,75 attuale. Sale anche l'Rt del Piemonte, da 0,39 a 0,5 e del Veneto, da 0,56 A 0,65. Sotto la media si conferma la Calabria con 0,13, mentre si mantiene con un Rt superiore il Lazio, 0,74. A sfiorare l'1 sono Trento e Valle d'Aosta con 0,8, Friuli Venezia Giulia con 0,9 e Umbria con 0,94. La Campania ha un Rt ancora in fase di definizione. Abruzzo con 0.67, Emilia Romagna 0,55, la Liguria con 0,58, le Marche 0,55. E ancora, la Provincia Autonoma di Bolzano con 0,57, Puglia 0,62, Sardegna 0,51, Sicilia 0,75, e la Toscana con 0,59.
Per l'Iss "le misure di lockdown in Italia hanno effettivamente permesso un controllo dell'infezione da COVID-19 sul territorio nazionale pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus con incidenza molto diversa nelle 21 Regioni.
La situazione attuale, relativa all'inizio della prima fase di transizione, è complessivamente positiva. Permangono segnali di trasmissione con focolai nuovi segnalati che descrivono una situazione epidemiologicamente fluida in molte Regioni italiane”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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