È riuscita a tornare a casa dopo sette mesi di segregazione in Egitto a casa dei suoceri. La fuga di una 22enne di Barletta, madre di un bimbo di due anni, è stata organizzata da un gruppo di italiani ed egiziani che sono riusciti a mettersi in contatto con lei.
La ragazza, sposata dal 2015 con un cittadino egiziano che aveva conosciuto anni mentre si trovava in vacanza con la famiglia a Sharm El Sheik, si era trasferita con il marito e il figlio in un villaggio a poche centinaia di chilometri da Il Cairo. Dopo alcuni mesi, l'uomo ha deciso di tornare in Italia, a Milano, e ha lasciato la moglie e il figlio soli con i suoi genitori. Secondo quanto denunciato dalla giovane, i suoceri l'avrebbero chiusa in casa senza cibo, acqua e beni di prima necessità.
Il rientro in Italia
Un mese fa la 22enne è riuscita a contattare un'amica e le autorità italiane. Ad aspettare la giovane e il suo bambino all'aeroporto de Il Cairo c'era l'avvocato Rossana Lacerenza.
La giovane ha raccontato di avere subito per anni maltrattamenti, violenze e minacce di morte a lei e al figlio, ma non ha mai fatto nulla. Ora che si sente al sicuro, ha deciso di denunciare il marito e la sua famiglia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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