"Elevato rischio di recidiva, Bossetti è ancora pericoloso"

Per il Riesame "potrebbe aggredire altre giovani". Ecco perché resta in carcere: dalle tracce del Dna sugli slip alle celle telefoniche

"Elevato rischio di recidiva, Bossetti è ancora pericoloso"

"Se il prevenuto fosse messo in libertà potrebbe, assai facilmente, aggredire altre giovani con la stessa disinvoltura già manifestata". Con queste parole il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di scarcerazione per Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore arrestato per l'omicidio di Yara Gambirasio.

Il Tribunale, secondo quanto riportato Repubblica, ritiene elevato "il rischio di recidiva" considerando anche "le cruenti modalità dell'omicidio". Nell'ordinanza i giudici hanno descritto le circostanze in cui si sarebbe avvenuto il delitto: la ragazza sarebbe stata rapita approfittando del buio, l'uomo poi si sarebbe accanito nei confronti della vittima con "plurime coltellate" e poi l'avrebbe abbandonata "agonizzante in area sterrata". Inoltre, "essere un padre di famiglia svela ancor di più la sua mancanza di freni inibitori". Per i giudici "il dato essenziale" è principalmente "il rintraccio del materiale biologico" ritrovato sugli slip della piccola Yara. Le tracce del Dna, poi, sono "straordinariamente di ottima qualità". Il modo in cui il materiale biologico è stato prelevato e analizzato non lascia dubbi e "attribuisce a Massimo Giuseppe Bossetti l'omicidio di Yara per le risultanze, allo stato incontrovertibili, evidenziate a suo carico fin dal provvedimento genetico". In più, secondo il Tribunale del Riesame, osservando i dati delle celle telefoniche "non sono smentiti gli assunti per cui il giorno del delitto l'indagato gravitava nei pressi ed era in condizione di avvicinare la parte lesa".

Claudio Savagni, uno degli avvocati di Bossetti, ha riferito che il suo assistito sta perdendo "la speranza in un processo giusto e questo lo sta uccidento giorno dopo giorno" perché "se ritengono che quello è il mio Dna - ha affermato il muratore tramite Savagni - è iutile che mi facciano il processo". Mentre Laura Letizia Bossetti, la sorella dell'unico indagato, continua ad affermare l'innocenza del fratello: "È stato incastrato, l'ho detto all'inizio e lo dirò fino alla fine. Massimo non ha mai fatto del male a una mosca". "Mio fratello - ha aggiunto la donna - viene giudicato per quello che non è.

Lui è una persona stupenda, ha sempre amato i suoi figli e sua moglie. Non ha mai mai mai travisato quello che ha fatto, è sempre stato se stesso. E glielo dico con il cuore in mano: è innocente al 100%".

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