Eliminare il dolore post operatorio con un semplice gesto

A Parma si sperimenta Nanonopain, un progetto biotecnologico destinato a rivoluzionare il trattamento del dolore post operatorio. Lo scopo è quello di eliminare, attraverso le nanotecnologie, gran parte delle sofferenze causate dagli interventi chirurgici

Foto d'archivio
Foto d'archivio

A Parma si sta lavorando ad un progetto biotecnologico, denominato Nanonopain, che potrebbe cambiare in meglio, e non di poco, la vita di moltissime persone. Il progetto è frutto della collaborazione tra la Theras Group di Salsomaggiore, il Cnr e l’Università di Parma. Lo scopo, come dice il nome, è quello di eliminare, attraverso le nanotecnologie, gran parte delle sofferenze causate dagli interventi chirurgici.

Ma di cosa si tratta? Stiamo parlando di un nuovissimo dispositivo per il rilascio graduale (programmato e controllabile) di antidolorifico, da utilizzare sulle ferite da taglio chirurgico post operatorio. Basato su materiali organici controllabili elettricamente, il dispositivo sarà costituito da un sistema a scacchiera di micro-camere polimeriche all'interno delle quali si potranno incapsulare adeguate dosi di farmaco, che verrà rilasciato in maniera controllata grazie a un controllo elettronico da remoto. Il sistema permetterà al paziente, con un semplice gesto, di autosomministrarsi il farmaco alla comparsa dei primi sintomi dolorosi.

Sembra fantascienza ma non lo è. Allo stato attuale è bene ricordare che i farmaci anti-dolorifici vengono somministrati sulle ferite tramite un apposito catetere posizionato nella ferita e alimentato da una pompa esterna. L'innovazione di cui stiamo parlando, dunque, oltre ad eliminare tutto il sistema di infusione esterno richiesto (che inevitabilmente condiziona il paziente nei movimenti), utilizza un attacco alla ferita meno invasivo (con minore rischio infettivo) e doloroso. Tale sistema, inoltre, verrà precaricato e non necessiterà di alcuna programmazione, annullando così i rischi legati all'errata preparazione del farmaco.

"Siamo fieri di presentare questa iniziativa nata da un’azienda di Salsomaggiore, che si avvale della collaborazione delle strutture di eccellenza del nostro territorio nel campo della ricerca: il Cnr, l’Università di Parma e l’Azienda Ospedaliera di Parma", afferma Filippo Fritelli, presidente della Provincia di Parma e sindaco di Salsomaggiore. "Sconfiggere il dolore - osserva Cristiano Ferrari, presidente e general manager di Theras Group - è stata la mia mission professionale. Dopo decenni di attività in questo settore, per conto di noti gruppi multinazionali di biotecnologie, ho ritenuto di dover riportare la mia esperienza sul nostro territorio, che a mio avviso non ha da invidiare niente a nessuno, come dimostrato dal nostro lavoro di questi ultimi anni. La soddisfazione di noi piccole imprese nell’emergere a livello mondiale, grazie alla collaborazione di illustri clinici e scienziati attivi nella nostra provincia, e soprattutto nel progettare benessere ai cittadini, è quanto di più gratificante si possa ottenere". Particolare soddisfazione è stata espressa nella circostanza anche dal dottor Salvatore Iannotta, direttore Imem-Cnr Parma, e dal professor Guido Fanelli, ordinario di Anestesia rianimazione e terapia del dolore dell’Università di Parma e direttore della Struttura complessa di anestesia, rianimazione e Centro di terapia del Dolore dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

"Sconfiggere la malattia dolore, sia per quanto riguarda il dolore cronico sia, come in questo caso, il dolore acuto post operatorio, è non solo un obbligo di legge – osserva il professor Fanelli - ma un dovere deontologico per ogni medico in ogni ospedale d’Italia".

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