Enrico Nigiotti da qualche ora è al centro della cronaca per una vicenda giudiziaria che lo riguarda da vicino, relativo all'inchiesta Triade Sicura condotta dalla compagnia dei carabinieri di Livorno al comando del maggiore Guglielmo Palazzetti. In tutto sono 82 le persone coinvolte, 10 arrestati e 72 indagati. Tra loro anche il cantante livornese. L'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. In più, per loro c'è l'accusa di fraudolento daneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona. Dopo il caos giudiziario, Enrico Nigiotti, che risulta essere solo indagato, ha deciso di parlare in prima persona. Ha affidato a Facebook il suo comunicato.
"Riguardo l'operazione Triade Sicura, che oltre me vede indagate altre 71 persone con una serie di sinistri stradali, attualmente non sono a conoscenza degli atti d'indagine, avendo saputo solo il titolo del reato per il quale si sta procedendo", esordisce Enrico Nigiotti nelle poche righe del post condiviso su Facebook. Stando a quanto riportato dal Corriere della sera, il cantante non sarebbe stato raggiunto da nessun provvedimento cautelare. Nigiotti sarebbe indagato per la sospetta falstificazione o alterazione (in concorso con altre persone), della documentazione sanitaria di un incidente stradale. La presunta mistificaione avrebbe fatto pagare all'assicurazione un risarcimento, pari a 12mila euro, più alto del dovuto. Proprio in relazione a questo incidente, Enrico Nigiotti dà una sua versione dei fatti: "Sono rimasto coinvolto un anno fa in un brutto incidente stradale nel quale ho rischiato la vita".
Il cantante livornese si dice sicuro di poter chiarire la sua posizione nel più breve tempo possibile. Deve prima recuperare tutti i documenti relativi al risarcimento e ricostruire i fatti, per dimostrare l'effettivo danno derivante dal quell'incidente. "Ho piena fiducia nella Magistratura e valuterò con il mio avvocato le iniziative da intraprendere a tutela della mia persona. Al momento posso solo dichiarare la mia estraneità a qualsiasi fatto di natura illecita, avendo sempre agito nel pieno rispetto della Legge".
Dietro le sbarre sono finiti un medico e sua moglie. Agli arresti domiciliari, invece, ci sono un perito informatico, uno psichiatra e un'operatrice sanitaria.
In totale, i carabinieri hanno posto sotto la lente di ingrandimento 35 sinistri stradali per i quali sarebbero stati ottenuti complessivamente circa 650 mila euro da parte di diversi gruppi assicurativi. Ingenti i sequestri effettuati dalle forze dell'ordine, che consistono in immobili e opere d'arte di grandissimo valore, realizzate da artisti contemporanei quali Guttuso, Schifano e De Pisis, tra gli altri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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