"Era scritto in un libro": uccide e taglia a pezzi la madre

Eduardo Chiarolanza, 57enne di Napoli, ha assassinato la madre e poi ne ha smembrato il cadavere, gettando i resti nei campi vicino casa. A dare l'allarme il fratello, dopo una telefonata in cui il matricida ha confessato il delitto

"Era scritto in un libro": uccide e taglia a pezzi la madre

Si è ispirato ad un libro in lingua inglese, forse un horror, nel pianificare l'omicidio della madre. Prima l'ha uccisa - forse in seguito ad una lite - poi l'ha smembrata e ha distribuito le parti del cadavere in sacchetti che ha poi sparso in un campo e in alcuni cassonetti. È la macabra storia dell'omicidio di Eleonora di Vicino, 85enne di Pianura (Napoli), uccisa (pare) il 29 agosto scorso dal figlio Eduardo Chiarolanza, 59 anni.

È stato proprio l'uomo, arrestato con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere, a confessare il delitto al fratello che non vive in zona. Da giorni i vicini della donna ne avevano denunciato la scomparsa. La svolta è arrivata l'8 settembre: quel giorno il fratello di Chiarolanza ha telefonato a casa per avere notizie della madre, ma la donna era già morta da giorni. A darne notizia al fratello, proprio durante quella conversazione telefonica, è stato l'assassino. Ma Chiarolanza non ha confessato subito il delitto. Ha mentito, raccontando di aver trovato la madre già deceduta sul divano. Poi, il terribile finale: "Ho fatto a pezzi la mamma e mi sono disfatto dei resti" ha detto al fratello, aggiungendo di aver seguito le istruzioni trovate in un libro americano.

Subito allarmato, nel timore - poi rivelatosi fondato - che Chiarolanza dicessa la verità, il fratello ha allertato i Carabinieri. Paura alimentata dall'instabile salute mentale del matricida. Così i militari hanno perquisito l'abitazione, dove hanno rinvenuto numerose tracce di sangue. Dunque Chiarolanza è stato fermato e interrogato e, solo dopo ore, ha ceduto e confessato di aver smembrato il corpo senza vita della madre, indicando il luogo dove se n'è liberato. Le ricerche sono partite immediatamente.

Il 9 settembre, al confine tra il comune di Quarto e il quartiere partenopeo dove vittima e carnefice abitavano, sono stati ritrovati alcuni sacchi neri contenenti resti umani. Oggi, dopo giorni di ricerche supportate persino dall'uso di droni, è stata ritrovata anche la testa della donna. Nel frattempo, l'uomo ha confessato anche l'omicidio.

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