Un funzionario della Motorizzazione Civile suggeriva le risposte corrette durante l'esame teorico della patente battendo la penna nei pressi del candidato da aiutare. L'operazione "Tic Tac" della polizia di Stato di Verona, che ha condotto un'importanza operazione sul fenomeno delle "patenti facili", ha portato a 22 denunce e all'arresto di due persone: oltre al funzionario, anche il titolare di una nota autoscuola cittadina è finito in manette.
Le indagini, spiega Il Messaggero, sono partite da due distinte segnalazioni circa i sospetti di alcuni candidati sulla regolarità degli esami scritti. La sezione di Polizia giudiziaria della Procura e la Polizia Stradale hanno così unito gli sforzi investigativi e in tre mesi di indagini hanno scoperto il losco business: l'operazione ha portato al sequestro di quasi 70mila euro in contanti.
Queste le parole di Girolamo Lacquaniti, dirigente della polizia stradale di Verona: "Quello che abbiamo documentato è un fenomeno straordinariamente diffuso e che deve preoccupare tutti perché quella che è stata messa a
rischio è anche e soprattutto la sicurezza stradale. Gli aiuti negli esami riguardavano anche le prove pratiche di guida dove il numero dei promossi da parte del funzionario arrestato arrivava a 221 promossi su 226".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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