Esselunga, le ipotesi sul futuro : spunta un'offerta dei cinesi

Il gruppo cinese Yida avrebbe offerto 7,5 miliardi di euro per Esselunga. Bel sopra il 4-6 miliardi di euro delle valutazioni precedenti la morte di Bernardo Caprotti

Esselunga, le ipotesi sul futuro : spunta un'offerta dei cinesi

Esselunga potrebbe parlare cinese. Dopo la morte di Bernardo Caprotti, ideatore e patron della catena di supermercati, il futuro dell'azienda è ancora incerto. Con anche ipotesi di vendita sul tavolo.

Secondo quanto scrive Repubblica, ci sarebbe stata una manifestazione di interesse per l'acquisizione da parte di una azienda che fa parte del gruppo cinese Yida Investmente group. Di cosa si tratta? Di una enorme azienda che si occupa di immobiliare, energie alternative, salute e estrazioni minerarie. E forse, un giorno, anche di grande distribuzione alimentare.

Secondo Repubblica, l'offerta messa sul campo dai cinesi sarebbe di 7,5 miliardi di euro. Ben più alta di quanto l'Esselunga era stata valutata prima della morte di Caprotti: i fondi di private equity Blackstone e Cvc, infatti, avevano valutato Esselunga tra i 4 e i 6 miliardi di euro. Non sono però ancora chiare le reali intenzioni dei cinesi.

Il fondatore, ricorda il Corriere, nei suoi testamenti aveva esplicitamente detto che l'azienda sarebbe docuta cadere per intero nelle mani di investitori stranieri, evitando così che finisse nella pancia di qualche imprenditore italiano. O a una cordata di affaristi nostrani. Al momento, però, la discussione è accesa.

Con Marina Caprotti e la moglie Giuliana Albera che posseggono il 70% del capitale. Mentre Violetta e Giuseppe Caprotti hanno il 45% della società Villata Partecipazioni, cui fanno capo le proprietà immobiliari (il 55% è intestato a Marina Caprotti e Giuliana Albera).

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