L'Italia è il Paese delle porte blindate. A renderlo noto è un'indagine condotta dalla Cna, la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa.
Nel resoconto sui sistemi anti intrusione adottati dagli italiani emerge che il numero delle porte blindate installate nel Paese sono quasi 20 milioni, seguite dagli antifurti, che risultano 12,6 milioni. Numerose anche le inferriate, installate a porte o finestre, presenti in circa 10mila abitazioni e i vetri anti intrusione, montate in 9,3 milioni di case. Ma non solo: in altri 9,2 milioni di appartamenti sono state installate telecamere di sicurezza, che monitorano ciò che avviene nei dintorni o all'interno delle abitazioni.
L'installazione dei sistemi di sicurezza è la conseguenza della paura dei furti, che sale in concomitanza con le vacanze estive, quando la casa viene lasciata deserta, anche per diverse settimane. Nonostante nel 2017, i colpi dei ladri di appartamenti siano calati del 10% rispetto all'anno precedente, il numero resta comunque molto elevato, con circa 528 furti al giorno, 22 l'ora: circa uno ogni 3 minuti.
Ma per rendere sicura la propria casa i costi non sono esigui: per una porta blindata si spende dai 1500 ai 5mila euro, mentre per i sistemi d'allarme si parte da una cifra minima di 150 euro, per arrivare anche fino a mille euro, per prodotti semi professionali. Costi più ridotti, invece, per le telecamere, per le quali si oscilla tra i 100 e i 150 euro, e per le inferriate, che dipendono dal materiale, ma il cui costo si attesta in media intorno ai 300 euro al metro quadro.
La Cna si rivolge anche chi non
risulta ancora provvisto dei sistemi di sicurezza, elencando alcune buone norme da seguire, a ridosso delle vacanze estive, partendo con l'evitare di comunicare i propri spostamenti, per filo e per segno, attraverso i social.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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