Ex sacerdote pedofilo trovato morto nel suo appartamento

John Capparelli era stato sospeso dalla Chiesa nel 1992, ma aveva proseguito con la sua attività di insegnante. Aveva abusato di diversi minori. Una delle vittime: "Sbagliato uccidere, ma senza di lui il mondo è un posto più sicuro"

Ex sacerdote pedofilo trovato morto nel suo appartamento

Era sacerdote e insegnante di matematica. Due ruoli che, negli anni, lo avevano avvicinato a diversi bambini. Di cui aveva abusato. Il corpo di John Capparelli è stato trovato, senza vita, nel suo appartamento di Henderson, in Nevada, nei giorni scorsi. Il suo nome era apparso tra i 188 preti accusati di violenza sessuale, in un elenco pubblicato dalle cinque diocesi del New Jersey, negli Stati Uniti.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, sabato mattina, alle 9.30, qualcuno sarebbe entrato nella sua abitazione e gli avrebbe sparato al collo. Poi sarebbe fuggito. La polizia, che sta indagando sull'omicidio, non ha comunicato i dettagli dell'accaduto e non è chiaro se l'evento possa essere collegato al suo passato.

Le accuse e la rimozione dall'incarico

Capparelli, morto a 70 anni, era stato rimosso dal suo ministero nel 1992, dopo le denunce di diverse famiglie che lo avevano accusato di abusi sessuali sui loro figli, ma era riuscito a conservare il suo lavoro di insegnante, a contatto con dei minori. Le accuse risalivano a episodi avvenuti negli anni '70 e '80, nel New Jeresey, quando era impiegato nelle chiese di Nostra Signora di Fatima, a North Bergen, Oratory Prep a Summit, Holy Trinity a Westfield, St. Theresa a Kenilworth e di Valley Hospital di Ridgewood. Lui non subì alcun processo anche se alcune delle vittime riuscirono a ottenere dei risarcimenti dalla Chiesa.

La revoca della licenza da insegnante

Nel 2011 furono rese pubbliche alcune vicende legate a lui e gli venne revocata la licenza di insegnante. Nel 2016 scelse quindi di trasferirsi in Nevada, dove proseguì l'insegnamento di matematica a studenti delle scuole superiori e universitari.

"Senza di lui, mondo più sicuro"

A commentare la sua morte Richard Fitter, tra le vittime che ricevette un risarcimento: "Non voglio sembrare cinico, ma non voglio neanche apparire ipocrita: la notizia mi lascia indifferente.

Era un predatore seriale, oltre che un sociopatico. Un omicidio è un crimini che non andrebbe mai commesso e che va sempre condannato, senza eccezioni. Credo anche, però, che senza di lui il mondo sia un posto più sicuro".

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