Il mea culpa di Zuckerberg: "Facebook doveva fare di più"

Il fondatore del social al Congresso degli Stati Uniti. "Su privacy, fake news e interferenze nelle elezioni abbiamo sbagliato"

Il mea culpa di Zuckerberg: "Facebook doveva fare di più"

"Tra un'ora andrò a testimoniare di fronte al Senato su Facebook e sul perché deve avere una visione più ampia delle proprie responsabilità". Così Mark Zuckerberg ha annunciato sulla propria pagina il suo impegno di oggi, aggiungendo che il social network da lui fondato non deve solo pensare alla "creazione di strumenti", ma anche "assicurarsi che quegli strumenti siano utilizzati per il bene" e dicendo che farà "tutto il possibile per rendere Facebook un posto dove tutti possano stare più vicino alle persone che hanno a cuore" e "una forza positiva per il mondo".

L'audizione di Zuckerberg alle commissioni Commercio e Giustizia del Senato è l'occasione per un mea culpa e per ammettere: "Non abbiamo fatto abbastanza per impedire che questi strumenti vengano utilizzati in modo dannoso. Non abbiamo affrontato in modo sufficiente le nostre responsabilità ed è stato un grosso errore. È stato un mio errore e mi dispiace".

Il fondatore di Facebook ha tuttavia anche voluto ricordare gli aspetti positivi del social. "Dopo l'uragano Harvey, la gente ha raccolto oltre 20 milioni di dollari di aiuti. E oltre 70 milioni di piccole imprese ora usano Facebook per crescere e creare posti di lavoro".

Mettendo però in chiaro: "Non abbiamo fatto abbastanza. Ciò vale per fake news, le interferenze straniere nelle elezioni e discorsi che incitano all'odio, così come per gli sviluppatori e la privacy dei dati".

"Non ho mai visto quei termini e condizioni usati da Cambridge Analytica", ha poi detto Zuckerberg, aggiungo di non sapere se quei dati si trovino in Russia, come gli è stato chiesto.

"È stato chiaramente un errore - ha ribadito - credere a Cambridge Analytica quando dissero che avevano smesso di

utilizzare impropriamente i dati degli utenti. Non avremmo dovuto fidarci soltanto della loro parola. Ci vorrà del tempo per elaborare tutti i cambiamenti che dobbiamo apportare, ma mi impegno a farlo nel modo giusto".

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