Bufera negli aeroporti inglesi: cosa succede ai test prima della partenza

Un laboratorio di analisi britannico avrebbe rilasciato falsi certificati di negatività al Covid senza eseguire i test. Così l'azienda avrebbe permesso a tante persone di "diffondere il virus in giro"

Bufera negli aeroporti inglesi: cosa succede ai test prima della partenza

Nel Regno Unito infuriano le polemiche dopo la recente pubblicizazione dei risultati di un'inchiesta giornalistica a carico della RT Diagnostics, ossia una delle principali società del Paese nell'analisi dei test diagnostici Covid e nel rilascio di certificati di idoneità al volo per i passeggeri diretti all'estero. L'inchiesta in questione, condotta dal tabloid The Sun, accusa infatti l'azienda di rilasciare i lasciapassare ai cittadini in partenza per l'estero senza avere minimamente analizzato i test Covid.

A detta dei dipendenti della società che, protetti da anonimato, hanno fatto emergere lo scandalo, la RT Diagnostics, che si trova a esaminare fino a 10.000 campioni biologici al giorno, avrebbe omesso di processare molti di questi ultimi rilasciando, cionostante, altrettanti certificati di "falsa negatività" e permettendo così a tanti cittadini di partire per l'estero con referti mendaci: "Il personale non sta testando tutti i campioni, ma alle persone viene detto che i loro risultati sono negativi. Questo è molto serio. I loro clienti potrebbero diffondere il virus in giro completamente inconsapevoli". Oltre a non analizzare tutti i campioni, il personale della società sarebbe anche responsabile di non utilizzare alcun dispositivo di protezione nello stare a contatto con le tracce biologiche da processare. "I kit di test non elaborati", ha aggiunto un altro informatore contattato dal tabloid, "vengono scaricati in sacchetti di plastica neri e scaricati nel retro degli uffici. Questo è scioccante e anche molto pericoloso nella battaglia contro il Covid. C'è bisogno di un'indagine immediata e, se del caso, di incriminazioni".

L'inchiesta citata ha subito ravvivato anche il dibattito politico, dato che il fondatore e proprietario della RT Diagnostics è Faisal Shoukat, 34enne esponente del Partito laburista nonché membro del Consiglio del distretto metropolitano di Calderdale, nel nord dell'Inghilterra. All'infuriare delle contestazioni, il politico di sinistra ha reagito ribadendo che la propria azienda avrebbe finora sempre operato nella legalità.

In realtà, stanno emergendo sempre più elementi a sfavore della RT Diagnostics, come il fatto che la stessa non sarebbe mai stata un ente accreditato dalle autorità sanitarie del Regno e che i certificati rilasciati dalla società "non hanno alcun riferimento ai campioni di prova e ognuno ha lo stesso ID".

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