La decisione dell'Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, di prevedere l'erogazione di terapie antivirali orali in farmacia "è una scelta giusta, che va nella direzione di rendere più veloci i tempi di somministrazione di questi farmaci, nel momento in cui servono. I medici di medicina generale e le farmacie sono presenti in modo capillare sul territorio, quindi utilizzarli per prescrivere e distribuire gli antivirali, va nella direzione di una maggiore vicinanza alle persone", ha commentato il ministro della salute Roberto Speranza. Anche la Fofi, la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, è soddisfatta della notizia perché questo favorirà“la gestione ordinaria della pandemia sul territorio”.
Quali sono i farmaci a disposizione
Le pillole in questione sono state brevettate dalla Merck e da Pfizer. Il primo farmaco si chiama Lagevrio, mentre il secondo Paxlovid, e sono entrambi degli antivirali. La loro funzione è quella di andare a inibire la replicazione della proteina Sars-CoV-2 usando anche molecole che erano in passato state sperimentate nel trattamento dell'Aids.
Come si assume
Il farmaco deve essere preso appena compaiono i primi sintomi di una certa gravità e, in ogni caso, non oltre cinque giorni dopo l’inizio della malattia.
Chi può assumerli
Come precisato dall’Agenzia italiana del farmaco il Paxlovid, prodotto da Pfizer, “è indicato per il trattamento del Covid-19 in persone dai 18 anni in su che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono ad elevato rischio di progressione a Covid-19 grave”. Nei fattori di rischio sono compresi il tumore in fase attiva, l'insufficienza renale cronica, una broncopneumopatia severa, una immunodeficienza primaria o acquisita, l'obesità, e anche le malattie cardiovascolari gravi.
Cosa cambia adesso
Fino a questo momento nel nostro Paese il farmaco poteva essere prescritto per il trattamento del Covid-19 di tipo lieve-moderato nei pazienti a rischio e non ricoverati, e gli unici a poter effettuare la prescrizione erano i centri Covid, che dovevano inserire tutti i soggetti trattati all’interno di un registro di monitoraggio. Come emerso dal nono report dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa sul monitoraggio degli antivirali Covid-19, fino al 19 aprile erano già più di 30mila, per l’esattezza 30.418, i pazienti Covid che erano curati a casa con i farmaci antivirali.
Adesso invece sarà anche il medico di Medicina generale a poter prescrivere direttamente le pillole anti-Covid ai suoi assistiti, su ricetta elettronica e dopo aver compilato il piano terapeutico Aifa.
Una volta che il paziente avrà ricevuto la ricetta, il medicinale verrà erogato gratuitamente in base al protocollo siglato tra il Ministero della Salute, Aifa, Federfarma Servizi, Federfarma, Assofarm, Farmacie Unite e Adf. Il presidente di Federfarma Marco Cossolo ha asserito che“le farmacie sono pronte ad assicurare la tempestività del trattamento. Si apre una fase nuova nel contrasto alla pandemia”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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