Fatima, il Papa dichiara santi i due pastorelli

Il Papa prega in silenzio sulle tombe di Francisco e Giacinta Marto. Poi canonizza i due pastoelli veggenti alla presenza di circa mezzo milione di fedeli

Fatima, il Papa dichiara santi i due pastorelli

Francesco e Giacinta Marto, i due pastorelli ai quali cento anni fa a Fatima apparve la Madonna, sono santi. Papa Francesco li ha proclamati nel corso della celebrazione della messa al santuario portoghese. All'annuncio la folla oceanica (circa 500mila persone) che si è radunata per la celebrazione esplode in un lungo e commosso applauso. I due piccoli veggenti erano stati beatificati da Papa Wojtyla il 13 maggio 2000. Sono i primi bambini santi non martiri della storia della Chiesa.

Il Papa ha letto la formula canonica che iscrive i due pastorelli nel registro della Chiesa che raccoglie tutti i santi. Lo ha fatto nella messa davanti al santuario che ricorda le apparizioni, cominciate il 13 maggio del 1919. Alla messa erano presenti, tra i fedeli, i presidenti della Repubblica del Portogallo, del Paraguay e di São Tomé e Príncipe.

La terza veggente, la loro cuginetta Lucia dos Santos (poi divenuta suora), sopravvisse fino al 2005 ed è ora in corso per lei il processo di beatificazione. I due fratellini rispettivamente nel 1919 e nel 1920 morirono a causa delle ripetute epidemie di febbre spagnola, che solo in Portogallo provocarono 150 mila vittime.

"Non vogliamo essere una speranza abortita. La vita può sopravvivere solo grazie alla generosità di un'altra vita", sottolinea il Santo padre celebrando la messa. "Carissimi fratelli, preghiamo Dio con la speranza che ci ascoltino gli uomini; e rivolgiamoci agli uomini con la certezza che ci soccorre Dio. Egli infatti ci ha creati come una speranza per gli altri, una speranza reale e realizzabile secondo lo stato di vita di ciascuno. Nel 'chiedere' ed 'esigere' da ciascuno di noi l'adempimento dei doveri del proprio stato - sottolinea il Papa ricordando la lettera di suor Lucia del 28 febbraio 1943 -, il cielo mette in moto qui una vera e propria mobilitazione generale contro questa indifferenza che ci raggela il cuore e aggrava la nostra miopia".

Il Papa prosegue ricordando che c'è il "rischio dell'inferno" per chi "conduce una vita - spesso proposta e imposta - senza Dio e che profana Dio nelle sue creature". Francesco ritorna al 13 maggio di cento anni fa, quando la Madonna apparve ai pastorelli: "Abbiamo una Madre! Una 'signora tanto bella', commentavano tra di loro i veggenti di Fatima sulla strada di casa, in quel benedetto giorno 13 maggio di cento anni fa. E, alla sera, Giacinta non riuscì a trattenersi e svelò il segreto alla mamma: 'Oggi ho visto la Madonna'. Essi avevano visto la Madre del cielo. Nella scia che seguivano i loro occhi, si sono protesi gli occhi di molti, ma… questi non l'hanno vista. La Vergine Madre non è venuta qui perché noi la vedessimo: per questo avremo tutta l'eternità, beninteso se andremo in cielo".

"Ma ella, - sottolinea il Papa - presagendo e avvertendoci sul rischio dell'inferno a cui conduce una vita - spesso proposta e imposta - senza Dio e che profana Dio nelle sue creature, è venuta a ricordarci la luce di Dio che dimora in noi e ci copre, perché, come abbiamo ascoltato nella prima lettura, il 'figlio fu rapito verso Dio'. E, secondo le parole di Lucia, i tre privilegiati si trovavano dentro la luce di Dio che irradiava dalla Madonna. Ella li avvolgeva nel manto di luce che Dio le aveva dato. Secondo il credere e il sentire di molti pellegrini, se non proprio di tutti, Fatima è soprattutto questo manto di luce che ci copre, qui come in qualsiasi altro luogo della terra quando ci rifugiamo sotto la protezione della Vergine Madre per chiederle, come insegna la Salve Regina, 'mostraci Gesù'".

"Non potevo non venire qui per venerare la Vergine Madre e affidarle i suoi figli e figlie - aggiunge Bergoglio -. Sotto il suo manto non si perdono; dalle sue braccia verrà la speranza e la pace di cui hanno bisogno e che io supplico per tutti i miei fratelli nel battesimo e in umanità, in particolare per i malati e i disabili, i detenuti e i disoccupati, i poveri e gli abbandonati".

L'abbraccio tra il Papa e il bimbo miracolato

Lucas, il bimbo brasiliano miracolato nel 2013, secondo i genitori per intercessione dei pastorelli di Fatima, dopo essere precipitato dal balcone e aver riportato un grave trauma cranico alla testa

all'età di 5 anni, è salito sul sagrato per abbracciare Papa Francesco con tutta la sua famiglia. La guarigione del bambino, che era entrato in coma con versamento di materia cerebrale, è ancora inspiegabile per la scienza.

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