Isaias Rodriguez, ambasciatore del Venezuela in Italia ha comunicato le proprie dimissioni dall'incarico ribadendo la propria fedeltà alla causa di Maduro.
Il nuovo "strappo" è stato motivato dal diplomatico per le difficoltà economiche e finanziarie create dalle sanzioni Usa e dal sistema bancario italiano che non rendono più possibile portare avanti le proprie funzioni di ambasciatore. A renderlo noto è lo stesso Rodriguez in una lunga lettera in cui, rivolgendosi al suo Capo di Stato ha dichiarato "la sua causa è la mia, mi ha trattenuto come un campo magnetico, come una calamita. Con una fede assoluta mi sono aggrappato al chavismo, come fosse una tavola nell'oceano di contraddizioni che circonda il suo governo".
Il diplomatico, 77enne, è in Italia dalla fine del 2011 e ha spiegato di non potere più pagare gli stipendi dello staff né l'affitto della sede che ospita l'ambasciata, in zona Parioli a Roma, a causa dell'embargo statunitense e delle conseguenti ripercussioni sull'economia venezuelana. Nei confronti dello Stato italiano l'ambasciata ha un debito di quasi milioni di euro.
"lascio senza rancori e senza denaro", ha detto Rodriguez, che ha sottolineato "mia moglie ha appena venduto i vestiti che gli aveva regalato il suo precedente marito per poter sopravvivere di fronte all’embargo nordamericano e sto cercando di vendere l’auto che ho comprato quando sono arrivato in ambasciata e come lei sa non ho un conto bancario perché i `gringos´ mi hanno sanzionato e la banca italiana mi ha chiuso le porte".Ora si concentrerà a fare il nonno, come da lui stesso dichiarato.
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