Solo un mese fa, era il 10 luglio, L’Espresso online pubblicava un intervento accorato di Laura Boldrini, regina e simbolo di tutte le femministe moderne. Il solito affondo contro il neonato governo gialloverde, non solo “spostato a destra” ma anche senza vergogna nell’avere "su 63 membri solo 11 sono donne”. Che maschilisti.
Non sono un mistero l’attenzione riservata da L’Espresso al mondo femminista e le critiche verso il “machismo” della destra. Basta una rapida ricerca online per trovare articoli dai titoli più disparati. Si va da “Siamo tutti sessisti, lo prova un test” fino a “Donne oggetti erotici. Viaggio negli spot che dovrebbero offendere tutti”. Non solo. Il 17 luglio dell’anno scorso, non un secolo fa, la copertina scelta dal direttore mostrava una scarpa da uomo sopra la provocatoria scritta “Tremate, tremate i maschi son tornati”. Sottotitolo: “Discriminazione, autoritarismo, violenza sulle donne. Non sono il passato, anzi dominano di nuovo”. All’interno, la rivista molto chic propose un “rapporto sulla sottomissione di genere”. Nientepopòdimenoche.
Per L’Espresso a giustificare l’allarme maschilismo erano diversi fattori, “dalle 'ombrelline’ fotografate a tenere al fresco alcuni politici impegnati in un dibattito pubblico fino a certi comportamenti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump”. Non sono mai mancate neppure le critiche a Matteo Salvini, soprattutto quando sbandierò una bambola gonfiabile dal palco paragonandola alla Boldrini.
Per carità, tutto legittimo. La libertà di parola e di pensiero è sacra. Anche quando la redazione se la prende col fantomatico “macho nostrano”. “Sì, il maschilismo è ancora un problema di cui vale la pena parlare”, è la tesi della rivista. Amen.
Ecco perché stupisce, e non poco, il quiz "sessista" pubblicato all’interno dell’ultima edizione in edicola. Sarebbe dovuto essere un test per capire quanto l'elettore è "dimaiano" o "salviniano". Dunque è probabile che l'autore cercasse di enfatizzare quelli che, secondo lei, sono i pensieri stereotipati dei due leader. Esperimento malriuscito.
La domanda rivolta al lettore è la seguente: “Idee politiche a parte, con chi fareste sesso?”. Sotto all'importante quesito un elenco di quattro politici maschi e quattro femmine con tanto di valide motivazioni per portarseli a letto. Da una parte ci sono “Roberto Fico perché è ruspante”, “Emmanuel Macron perché è poliedrico”, “Davide Casaleggio perché è poliedrico” e “Giancarlo Giorgetti perché sa come si fa”. Dall’altra, invece, spazio alle femmine: “Daniela Santanché per zittirla”, “Marine Le Pen per sculacciarla”, “Chiara Appendino per svegliarla” e “Giulia Buongiorno per disinnescarla”. Resta da capire per quale motivo Fico debba essere ruspante mentre la Le Pen vada sculacciata. Di certo c'è che le donne citate sono tutte di destra (o del M5S). Sarà un caso?
Il test "sessista" sta facendo il giro dei social e ha già raccolto le prime proteste. "Apprendiamo da L'Espresso che le fantasie sessuali sulle politiche possono essere solo punitive. Fico è ruspante, Santanché va zittita", scrive su Twitter Giulia Blasi.
E "Non una di meno" (non certo associazione di destra) ha aggiunto delusa: "Da L'Espresso non ce lo aspettavamo proprio: uomini da scegliere per i propri pregi, donne per i correlati difetti". Maschilisti pure loro o è solo un inciampo?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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