"Una fiammata anomala poi il riavvio dell'impianto"

Secondo la testimonianza di uno degli operai dell'azienda, la sera dell'8 ottobre, giorno della scomparsa di Mario Bozzoli, l'impianto delle fonderie venne riattivato per una fiammata anomala

"Una fiammata anomala poi il riavvio dell'impianto"

"Nessuno scontro fra me e mio fratello tant'è che venti giorni prima della sua scomparsa gli avevo detto che era meglio andare avanti insieme". Così Adelio Bozzoli, fratello di Mario ovvero l'imprenditore scomparso nel nulla l'8 ottobre scorso a Marcheno, secondo quanto riporta "Il Corriere della Sera". Adelio e i suoi due figli volevano avviare entro l'anno una loro azienda e inizialmente ipotizzavano la vendita della Bozzoli, o quantomeno della quota di Adelio a Mario.

Intanto, secondo la testimonianza di uno degli operai dell'azienda, la sera dell'8 ottobre, giorno della scomparsa di Mario Bozzoli, l'impianto delle fonderie venne riattivato per una fiammata anomala.

Per gli inquirenti Bozzoli non sarebbe mai uscito dalla fonderia e per questo l'attenzione è focalizzata sui forni interni alla Bozzoli.

Inoltre, secondo quanto riportato dal Quotidiano Nazionale, Gherardini, trovato morto domenica sopra Ponte di Legno, aveva con sé due bottigliette entrambe vuote. Si attendono i test scientifici sulle bottigliette.

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