Ci è mancato poco. Se l'accendino non si fosse inceppato, ora la 15enne sarebbe sicuramente morta, bruciata dalle fiamme e dall'ira del padre di fede islamica che non sopportava i vestiti che la figlia indossava per uscire di casa. Li considerava "troppo all'occidentale". E così, un giorno, ha deciso di farla fuori usando una tanica di benzina. È l'ennesimo dramma che si consuma in una famiglia straniera, in questo casa marocchina, che pur essendosi stabilita in Italia da tanti anni non si è ancora riuscita a integrare.
La giovane vive ad Arcade, un piccolo comune di 4.500 abitanti in provicia di Treviso, insieme alla madre e al padre. Nonostante la famiglia fosse emigrata in Italia da ventidue anni, l'uomo, che lavora in una azienda della zona, non sopportava che la figlia vestisse abiti "all'occidentale", la voleva più ligia ai precetti religiosi dell'islam e alla tradizione del proprio Paese di origine. E così, come ricostruisce la Stampa, l'ennesima litigata per la lunghezza delle maniche di un abito, che la 15enne voleva indossare per uscire di casa, ha mandato su tutte le furie l'uomo. Tanto che accecato dall'ira, come ricostruisce il Gazzettino di Treviso, l'ha inseguita fin nella sua camera da letto brandendo una tanica di benzina, l'ha cosparsa completamente con il liquido infiammabile e ha cercato di dare fuoco a quei vestiti che la giovane aveva ancora addosso. Fortutamente l'accendino si è inceppato e il marocchino non è riuscito ad appiccare le fiamme e ad ammazzare la figlia.
L'episodio drammatico ha spinto la madre della giovane a non tenere più nascoste le angherie del marito e a rivolgersi
ai servizi sociali per denunciare le violenze a cui era sottoposta la 15enne. L'immigrato è stato immediatamente arrestato per maltrattamenti, mentre le due donne sono state portate in un centro protetto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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