Firenze, bomba a libreria Casapound: da riesame carcere per 2 anarchici

L'ordigno posizionato alla libreria Il Bargello di Firenze ferì l'artificiere della polizia Mario Vece. Il Riesame ha deciso per il carcere come misure cautelare. Il legale promette ricorso in Cassazione

Firenze, bomba a libreria Casapound: da riesame carcere per 2 anarchici

Carcere come misura cautelare per due degli otto anarchici gravemente indiziati di aver realizzato, a Firenze, l'attentato dinamitardo del 1 gennaio 2017 contro la libreria Il Bargello di via Leonardo Da Vinci, che fa riferimento al movimento di estrema destra di Casapound.

L'attentato dinamitardo

L'ordigno, che causò il ferimento dell'artificiere della polizia Mario Vece che era intento a disinnescarlo, venne posizionato tra le maglie della saracinesca. Il riesame si è pronunciato su un ricorso dei pm Filippo Focardi e Beatrice Giunti contro l'ordinanza del gip che ne aveva scarcerati sei su otto e non aveva riconosciuto per molti indagati il coinvolgimento nell'attentato.

Il difensore degli anarchici, l'avvocato Sauro Poli, ha annunciato ricorso in Cassazione e fino alla decisione della Suprema Corte le misure decise dal tribunale del riesame rimangono sospese. Secondo i giudici del riesame, ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza per Pierloreto Fallanca, 30 anni, e Giovanni Ghezzi, 31, per le accuse di costruzione dell'ordigno, esplosione e ferimento del poliziotto. Inoltre, nella stessa decisione il riesame ha stabilito l'obbligo di dimora per Nicola Almerigogna, 34, limitatamente al reato di associazione per delinquere ma non per la bomba. Per l'attentato a Casapound è in carcere fin dal fermo del 3 agosto scorso Salvatore Vespertino, 30 anni.

Pierloreto Fallanca è già in carcere per l'accusa di membro di un'associazione a delinquere anarchica che a Firenze aveva sedi negli stabili occupati La Riottosa e Villa Panico col fine di commettere delitti di danneggiamento, violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, imbrattamento e violenza privata, lesioni dolose. La decisione del riesame aggrava la sua posizione.

Nello stesso provvedimento il riesame rigetta, però, l'appello della procura sugli indagati, anche loro scarcerati, dal gip, Sandro Carovac, 33 anni, Micol Marino, 30, e Marina Porcu, 34, accusati di essere gli autori dell'assalto con lancio di molotov alla stazione dei carabinieri di Rovezzano del 21 aprile 2016.

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