Firenze, dipendente dell'Asl morto per overdose sul luogo di lavoro

La tragedia lunedì mattina. Vicino al cadavere i carabinieri hanno trovato due siringhe e un laccio emostatico

Firenze, dipendente dell'Asl morto per overdose sul luogo di lavoro

Un tecnico di 37 anni dell'Azienda sanitaria locale di Firenze è morto lunedì mattina sul luogo di lavoro: con ogni probabilità si tratta di un decesso per overdose.

Il lavoratore si era recato in Asl come ogni mattina per iniziare il proprio turno. Ha imboccato la porta degli spogliatoi per il personale di laboratorio ma non ne è più uscito. A trovare il suo corpo senza vita alcuni colleghi che stavano per iniziare la giornata di lavoro.

Immediatamente hanno allertato i soccorsi ma purtroppo per gli uomini del 118 subito intervenuti con l'ambulanza non è stato possibile salvare la vita al 37enne. I carabinieri sopraggiunti per gli accertamenti del caso hanno rinvenuto e sequestrato due siringhe e un laccio emostatico. Un dettaglio che fa pensare a una morte per overdose, forse per eroina. Nella zona di San Salvi, dove l'uomo lavorava, non è infatti infrequente imbattersi in tossicodipendenti e spacciatori.

L'uomo era stato segnalato in Prefettura oltre dieci anni fa come un consumatore di sostanze stupefacenti ma da allora tutto sembrava poter lasciare supporre che fosse riuscito ad uscire dal tunnel della droga.

Ora la procura della Repubblica presso il tribunale del capoluogo toscano ha disposto che sul cadavere venga effettuata un'autopsia per chiarire con esattezza quali possano essere le cause della morte. Inoltre sulle due siringhe sequestrate verranno effettuati gli esami tossicologici del caso.

Sul caso è stata aperta un'indagine: al momento i magistrati ipotizzano il reato di morte per conseguenza di un altro reato. Le forze dell'ordine sono quindi alla ricerca dello spacciatore che potrebbe avere venduto la dose letale.

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