Una rivolta nel centro migranti: devono intervenire i poliziotti

La rivolta dei richiedenti asilo, sedata grazie all'intervento di agenti e carabinieri della locale stazione, ha fatto nascere polemiche a causa dei rischi che potrebbero derivare per la popolazione che rispetta le restrizioni in questo difficile periodo: "Tolleranza zero", chiede la Lega

Una rivolta nel centro migranti: devono intervenire i poliziotti

Momenti di forte tensione a Fiuggi (Frosinone) durante la mattinata dello scorso sabato 4 aprile, a causa dei disordini provocati da una comunità di extracomunitari all'interno di uno stabile nel quale sono ospitati.

Secondo quanto riferito dalla stampa locale, e riportato anche da un comunicato della Lega, la motivazione alla base delle proteste sarebbe da ricercare nella richiesta di modifiche specifiche da apportare ai servizi della struttura per consentire condizioni di vita migliori. Un putiferio di un livello tale da costringere gli uomini del locale commissariato di polizia ad intervenire, ed a necessitare anche del supporto dei carabinieri del comando stazione di Fiuggi per riportare finalmente la situazione alla calma. Un inatteso carico di lavoro in più e non previsto per le forze dell'ordine, già impegnate quotidianamente e senza sosta a pattugliare il territorio per far rispettare le restrizioni messe in atto per contrastare la diffusione del Coronavirus.

"Siamo amareggiati e colpiti dalla notizia che giunge da Fiuggi", si legge nel comunicato della Lega, come riportato da "Frosinone Today". "Abbiamo appreso che da una struttura dislocata sul territorio comunale, adibita ad alloggio dei richiedenti asilo, questa mattina è stata registrata una protesta molto accesa. Il motivo della sommossa sarebbe riconducibile alle condizioni - a loro dire - degli alloggi stessi, con richieste specifiche di miglioramento dei servizi interni. Da quello che abbiamo appreso inoltre, per sedare la rivolta degli richiedenti asilo sono dovuti intervenire gli agenti del locale commissariato di Polizia di Fiuggi, i quali, tempestivamente, hanno richiesto l'ausilio dei Carabinieri della locale stazione", si racconta ancora nella nota ufficiale.

"Sull'accaduto occorre una riflessione seria e coscienziosa, perché se da una parte ogni persona ha il diritto di vivere in condizioni dignitose, dall'altra non possiamo far notare che eventuali proteste, generate in un momento di assoluta emergenza, peraltro su problematiche annose, sottraggono quell'impegno prezioso all'operato delle nostre forze dell'ordine che sono in prima linea nel fronteggiare il Coronavirus. A loro è rivolta solo gratitudine e ringraziamento". Il comunicato prosegue poi con una specifica richiesta per richiamare all'ordine quanti con le loro azioni contribuiscano ulteriormente a destabilizzare i cittadini che rispettano le restrizioni.

"Come Lega Salvini, come uomini politici impegnati nel nostro piccolo in questa difficile fase della vita Repubblicana, rivolgiamo l'invito a usare il massimo senso di responsabilità e rispetto nei confronti dei nostri concittadini che da oltre un mese stanno osservando le restrizioni di legge impartite dal governo.

Stesso invito che rivolgiamo a tutti coloro che non condividono le nostre idee, in questo momento - in cui servirebbe coesione e determinazione - l'errore di un singolo cittadino può causare conseguenze gravissime per molti di noi. Capiamo le difficoltà che la crisi ha ingigantito in alcuni contesti già fortemente provati, ma la nostra linea in questo momento non può che essere "tolleranza zero", conclude il comunicato.

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