Fiumicino, sdoppiata l'indagine: procura indaga Alitalia per frode

La compagnia dovrà rispondere di frode in commercio. Alitalia: "Norme rispettate"

L'ATR 72 della Carpatair che operava il volo AZ1670 Pisa-Roma per conto di Alitalia
L'ATR 72 della Carpatair che operava il volo AZ1670 Pisa-Roma per conto di Alitalia

Per Alitalia i guai non sono finiti. Dopo l'incidente avvenuto sabato a Fiumicino, quando un aereo che volava con livrea Alitalia, appartenente alla rumena Carpatair, è finito fuori pista, proveniente da Pisa, la Procura di Civitavecchia che indaga sull'accaduto ha deciso di sdoppiare l'indagine.

Il filone principale resta quello che vede i due piloti romeni accusati di disastro e lesioni colpose. A questo si aggiunge però una seconda indagine, in cui Alitalia è accusata di reato di frode in commercio.

Il procuratore Gianfranco Amendola ha deciso per lo sdoppiamento dopo avere verificato quanto scritto da diversi mezzi d'informazione nei giorni successivi all'incidente. Ovvero che la compagnia italiana vendeva biglietti per voli Alitalia, facendo poi viaggiare i suoi clienti su aerei affidati ad altri vettori. Il secondo filone sarà seguito dal pm Lorenzo Del Giudice.

Alitalia, però, ribadisce "il pieno e totale rispetto della normativa Iata nei casi di vendita di biglietti per voli operati da altri vettori aerei in regime di wet lease o di codesharing, così come fanno le oltre 100 compagnie che utilizzano il wet lease e il codesharing".

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