Mai chiedere il portafoglio a Flavio Briatore. Ne sa qualcosa l'usciere del tribunale di Genova, dove l'imprenditore piemontese si è presentato per rispondere alle accuse di corruzione relative alla presunta maxi-evasione fiscale legata al suo yacht Force Blue. Al momento di entrare in tribunale, l'usciere ha chiesto all'imprenditore piemontese di posare i suoi effetti personali nella vaschetta che passa sotto al metal detector. Alla domanda: "Chiavi, portafoglio?", Briatore ha risposto sorridendo: "Ma se non ho soldi!".
È stato un lunedì diverso dal solito per Flavio Briatore. Dopo l'annullamento della condanna per reati fiscali decisa dalla Corte di Cassazione - ci sarà un secondo processo - e la nuova accusa di corruzione per ammorbidire l'Agenzia delle Entrate sulla questione che nell'ormai lontano 2010 ha portato al sequestro del suo yacht Force Blue, Briatore si è presentato con i suoi avvocati alla Procura di Genova per raccontare la sua versione dei fatti.
Atteso da alcuni giornalisti, l'imprenditore - riporta Il Secolo XIX - si è lasciato andare a un eloquente "Che accoglienza". Una battuta a cui ne ha fatto seguito un'altra all'ingresso in tribunale. Dove, come si sa, è piazzato un metal detector che richiede di depositare i vari effetti personali in una vaschetta.
Il funzionario addetto al metal detector ha chiesto a Briatore di tirar fuori chiavi e portafoglio.
Pronta e geniale la risposta del patron del Billionaire: "Il portafoglio? Ma se non ho soldi", ha detto prima di cominciare il suo colloquio con i magistrati, con cui si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per il momento, l'inchiesta della Procura di Genova ha portato agli arresti domiciliari del commercialista di Flavio Briatore, Andrea Parolini, e dell'ex direttore dell'Agenzia delle Entrate genovese, Walter Pardini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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