Un focolaio pure a Fiumicino "Partito da cameriere bengalese"

Un bar-chiosco di Fiumicino è stato costretto a chiudere per l'esplosione di un nuovo focolaio dopo quello innescato da un cameriere originario del Bangladesh

Un focolaio pure a Fiumicino "Partito da cameriere bengalese"

A Fiumicino è esploso un secondo focolaio Covid. Un altro locale, il bar-chioso Spuma sul lungomare della Salute, è stato costretto a tirare giù la saracinesca in queste ore dopo aver accertato la positività di alcuni dipendenti. Il proprietario della struttura è lo stesso del bistrot in cui un cameriere originario del Bangladesh ha innescato la catena di contagi qualche giorno fa.

Il nuovo focolaio

Probabilmente non si tratta di due cluster isolati ma, al contrario, strettamente interconnessi tra loro. Nell'attesa di fare luce sulla vicenda, la Asl Roma 3 dispone la chiusura della struttura. La notizia giunge attraverso una nota pubblicata sulla pagina Facebook Salute Lazio: "La Asl Roma 3 ha disposto la chiusura di un secondo ristorante a Fiumicino a causa della positività del titolare di entrambi i locali. - si legge nella nota - Dei 400 tamponi eseguiti ieri al drive-in di Casal Bernocchi, 8 sono risultati positivi: 2 titolari del locale, 2 dipendenti e 4 conviventi del paziente del Bangladesh ricoverato ieri allo Spallanzani. Continua l'indagine epidemiologica e l'esecuzione dei tamponi drive-in a Casal Bernocchi. Si raccomanda a tutti i titolari di ristoranti di conservare i contatti degli avventori per facilitare le operazioni di contact tracing qualora si rendessero necessarie ed evitare pesanti sanzioni. La Asl Roma 3 è in costante contatto con il sindaco di Fiumicino".

Aumentano i contagi nel Lazio

Al momento, i casi accertati sono 8: 2 titolari del locale, 2 dipendenti e 4 conviventi del camierere del Bangladesh che ora si trova ricoverato all'ospedale Lazzaro Spallanzani. Il nuovo focolaio fa impennare nuovamente la curva epidemiologica nella regione Lazio che, alla data del 27 giugno 2020, fa registrare 18 casi positivi e un decesso. "Oggi registriamo un dato di 18 casi positivi e un decesso. A Roma citta' si registrano 5 nuovi casi", ha comunicato l'Assessore alla Sanita' della Regione Lazio, Alessio D'Amato. "Nella Asl Roma 2 un caso positivo deriva da tampone in fase di pre-ospedalizzazione al CTO, mentre nella Asl Roma 6 un caso positivo al drive-in di Acilia. Nella Asl di Frosinone due casi positivi arrivano dagli accessi al Pronto soccorso uno a Fiuggi e uno a Frosinone".

Cresce la preoccupazione

Stando a quanto si apprende da fonti a titolo vario, sarebbero stati effettuati già 400 tamponi tra i residenti che, dallo scorso 21 giugno, hanno frequentato il chiosco. Per ora, la situazione appare sotto controllo ma in città cresce la preoccupazione, espressa in larga parte dai cittadini attraverso i canali social. Tuttavia, dal sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, giungono parole rassicuranti: "Finora nessun cliente del locale bistrot, chiuso da ieri dopo la positività di un suo dipendente, risulta positivo al Covid 19, dopo i primi 400 tamponi eseguiti al drive in di Casal Bernocchi".

L'appello del sindaco

Il primo cittadino rivolge poi un appello ai suoi concittadini: "Ricordo che chi fosse andato a Indispensa o a Spuma dal 21 giugno scorso deve recarsi al drive-in per essere sottoposto al tampone. Se giunti a Casal Bernocchi vi trovaste davanti un numero consistente di macchine, com'è avvenuto ieri e tuttora sta succedendo, si può ritornare successivamente o domani. Nel frattempo, però (e comunque fino all'esito del tampone), è necessario rimanere isolati e non avere contatti con nessuno. Per lo stesso principio, bisogna andare al drive-in in auto, ma da soli o accompagnati esclusivamente da persone conviventi. Non andate insieme ad amici o persone che non vivono con voi perché si mettono a rischio anche loro". Infine, l'invito ai titolari dei locali affinché assumano una condotta più prudenziale e di tutela nei confronti della clientela: "Rinnovo l'appello ai proprietari e gestori di locali, stabilimenti e tutte le strutture per cui la misura è stabilita dai decreti, di tenere in maniera scrupolosissima i registri dei clienti segnando nome, cognome e numero di telefono - conclude Montino -.

L'elenco dei clienti è uno strumento fondamentale per risalire a tutte le persone entrate in contatto con chi dovesse risultare positivo. Questo permette di intervenire tempestivamente e circoscrivere i casi che emergono. Oltre al fatto che tenendo i registri si evita di incorrere in sanzioni anche pesanti".

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