Cento i detenuti coinvolti nella violenta rissa scoppiata all'interno del carcere di Foggia. Pare che siano state coinvolte due fazioni, la prima composta da detenuti cerignolani e foggiani e l'altra da baresi, brindisini e tarantini. I detenuti si sarebbero picchiati selvaggiamente tra loro, durante l'ora d'aria, per "stabilire la supremazia all'interno del carcere". Tre pare siano i detenuti finiti in ospedale e ora si trovano sotto osservazione negli Ospedali Riuniti di Foggia. Non è il primo caso di violenza all'interno della casa circondariale foggiana. Nei giorni scorsi, infatti, un agente di polizia penitenziaria era stato colpito da uno sgabello lanciato da un detenuto che non voleva attenersi alle regole prescritte nella sala colloquio.
La situazione nel carcere di Foggia non è facile. Pare che su 551 detenuti ci siano solo 340 agenti di polizia penitenziaria.
Il sindacato di polizia penitenziaria, Sappe, chiede nuovamente che "anche ai poliziotti penitenziari, così come
alle forze dell'ordine, vengano date in dotazioni gli spray urticanti o le pistole elettriche quale deterrente, e nel contempo difendersi dalle aggressioni che ogni giorno che passa diventano sempre più numerose e violente".
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