Sono tre le persone sottoposte a fermo di polizia, undici sono gli ordigni sequestrati e oltre dieci le munizioni da guerra messi sotto sequestro dopo l'operazione portata avanti, la notte scorsa, dagli agenti di polizia, i carabinieri e gli agenti della guardia di finanza nella provincia di Foggia.
Le manette sono scattate all'indomani dei numerosi attentati dinamitarti ai danni di alcuni imprenditori e commercianti locali. Le persone sottoposte a fermo sono tutte accusate di estorsione. Gli inquirenti non hanno fornito i nomi degli arrestati anche se, da alcune indiscrezioni, sarebbero persone legate ai clan della "Società foggiana" (sarebbe la mafia di Foggia, detta anche "quarta mafia").
I fermi in realtà sarebbero quattro, ma uno non è stato eseguito perchè il destinatario è uno straniero residente all'estero. Nel corso dei controlli, al rione Candelaro di Foggia, è stata sequestrata in casa di un pregiudicato un'agenda sulla quale sarebbero stati riportati nomi e cifre di vittime nel mirino dei clan della "Società Foggiana".
Sempre nella zona di Candelaro sono stati trovati anche 19mila euro in contanti. Sono stati effettuati controlli e perquisizioni a tappeto in diverse zone della città. Non è finita, nel palazzo ex Onpi (un edificio di edilizia popolare nella periferia di Foggia) è stata trovata una telecamera nascosta in una cassetta della posta. Serviva, con ogni probabilità, a controllare chi entrava nell'edificio. Nel corso dei controlli sono stati sequestrati, anche, quantitativi di cocaina ed un deposito di gasolio illegale a Orta Nova (un Comune in provincia di Foggia).
"Ci sono sempre i clan locali, dietro agli ultimi episodi - ha detto il procuratore capo di Bari Giuseppe Volpe alla stampa -. Le batterie della criminalità organizzata di Foggia sono in difficoltà e hanno scarsa liquidità. La criminalità organizzata sta vivendo un periodo di crisi e i clan non riescono a mantenere famiglie carcerati e sostenere spese legali".
Oggi, intanto, sono stati inviati venti poliziotti dal ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, dopo l'escalation criminale registrata a Foggia, all'inizio dell'anno. Gli agenti della polizia di Stato appena arrivati, andranno a rinforzare i servizi di controllo del territorio e di scorta. Si tratta di una vera e propria task force della direzione distrettuale antimafia.
Come riportato in una nota della questura del capoluogo dauno, si tratta di poliziotti
specializzati "nell'espletamento di servizi particolarmente delicati, come quelli a tutela delle persone sottoposte a protezione personale per avere denunziato la mafia ed il racket delle estorsioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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