Il presidente della Regione, Attilio Fontana, durante il consueto aggiornamento quotidiano a Palazzo Lombardia, ha dichiarato, per quanto riguarda gli ultimi dati pervenuti sulla diffusione del coronavirus, che “siamo abbastanza in linea con i giorni precedenti, questa sensazione di rallentamento nella crescita forse la si può definire costante”. Ha però aggiunto che in questo momento non è assolutamente possibile mollare la presa. Alzare il piede adesso significherebbe fare un disastro, i contagi ricomincerebbero a crescere, in maniera più elevata. Con queste misure i risultati si portano a casa. Insomma, la sensazione che un rallentamento ci sia sarebbe tangibile. Per quanto invece riguarda l’ordinanza emessa dalla Regione Lombardia, questa è tutt’ora in vigore e lo resterà per almeno una decina di giorni o anche più. A patto che non arrivi una revoca da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
I divieti di Regione Lombardia sono in vigore
Fontana ha sottolineato che “tutti i divieti che erano stati posti, aggiuntivi al Dpcm del Governo, come la chiusura degli alberghi, degli uffici pubblici non essenziali, degli uffici privati, professionisti salvo che per lavori non rinviabili o sottoposti a termine, rimangono in vigore quanto meno per dieci giorni a partire da domenica scorsa, prima del decimo giorno ci dirà il presidente del Consiglio se intende confermare o revocare". In poche parole i lombardi devono fare riferimento all’ordinanza della Regione, attenendosi alle più restrittive chiusure e limitazioni poste.
Fontana ha infatti tenuto a sottolineare di non aver ancora ricevuto in modo formale il decreto. Per questo motivo è inutile valutare quelle che sono solo bozze. “L'unica cosa certa che mi sembra risulti da tutte le bozze è che i provvedimenti già in essere alla data di entrata in vigore del decreto rimangono in vigore per dieci giorni” ha precisato Fontana. Quindi anche l'ordinanza della Regione Lombardia che era stata emessa domenica scorsa. Le restrizioni della Regione, aggiuntive al dpcm, sono da considerarsi in vigore, quanto meno per dieci giorni a partire da domenica 22 marzo. Trascorsi i quali, sarà compito del premier Conte confermarle o revocarle.
Fontana e le condizioni di Bertolaso
Fontana ha anche parlato delle condizioni di Guido Bertolaso nominato nelle scorse settimane consulente del governatore per la realizzazione dell'ospedale alla Fiera di Milano e risultato positivo al Covid-19.
“L'ho sentito solo ieri e mi ha detto che aveva un po’ di febbre e alcuni disturbi tipici di questa malattia. La voce mi è sembrata squillante e tranquilla. Però non so come stia rispetto a ieri" ha comunicato il governatore che ha anche aggiunto che i lavori procedono comunque con la massima determinazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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