"Forse Saman è viva", ora parla il fidanzato

Per la prima volta parla il fidanzato di Saman Abbas: ospite a "Chi l'ha visto?", il giovane spera che la sua ragazza sia ritrovata ancora viva

"Forse Saman è viva", ora parla il fidanzato

Io so che loro mi vogliono uccidere, voglio giustizia per Saman, ma non mi importa della mia vita. Forse è viva ma non so dove sia”. Sono le parole di Saqib, il fidanzato di Saman Abbas, ospite per la prima volta a “Chi l’ha visto?”, mentre proseguono le ricerche della 18enne pakistana in un campo di cocomeri, perché resta in piedi l’ipotesi di omicidio da parte della famiglia. Saman si era opposta al matrimonio combinato organizzato dai genitori.

È impietrito di fronte alle telecamere Saqib, mentre davanti a un amico e al giornalista Ahmad Ejaz Federica Sciarelli definisce i giovani fidanzati “due guerrieri, due rivoluzionari”. È stata ripercorsa la loro storia d’amore: Saman e Saqib si sono conosciuti su Tik Tok nell’agosto 2020. Pochi mesi prima la 18enne era stata portata dai genitori in Pakistan per il fidanzamento forzato con un cugino di 10 anni più grande. Lei aveva tentato il suicidio ingoiando delle pastiglie, aveva vomitato sangue ed era stata portata in ospedale. Poi Saman è fuggita in Belgio ma è costretta a tornare a causa delle minacce di morte da parte dei suoi famigliari. Nel gennaio 2021, dopo poco che la giovane si era rifugiata in comunità sotto l'egida dei servizi sociali italiani, Saqib e Saman si sono visti per la prima volta a Bologna e si sono subito innamorati: lei gli ha regalato una fedina che il ragazzo porta all’anulare della mano sinistra, perché è il simbolo del loro amore e del loro impegno reciproco, dato che stavano organizzando il matrimonio.

Saman aveva raccontato alla madre di quell’amore, ma la donna aveva avvisato i parenti in Pakistan, che si erano messi sulle tracce della famiglia di Saqib. “Sono entrati in casa e fatto video con i telefoni di tutta la casa - ha raccontato Saqib delle minacce ricevute in Pakistan - Hanno detto che se non avessi lasciato Saman avrebbero ucciso tutti”. Sciarelli ha chiesto se non sia possibile chiedere asilo politico per i parenti di Saqib e portarli in Italia.

Il ragazzo ha sporto denuncia in Italia ma le minacce sono andate avanti: anche la madre di Saman ha spinto affinché Saqib convincesse la fidanzata a tornare in Pakistan, ma i due sono intenzionati a sposarsi e fanno i preparativi. Ancora oggi Saqib spera che Saman sia viva quindi e torni da lui.

Il giornalista Ejaz però non è così fiducioso, perché gli Abbas sono scappati tutti in fretta e furia e quindi c’è qualcosa che non va a suo avviso. “È importante - ha aggiunto - che il caso di Saman diventi italo-pakistano, è incredibile che la polizia non abbia emesso un mandato d’arresto internazionale”. Intanto la 18enne scomparsa due mesi fa da Novellara ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Berceto. “Esiste in Italia una società civile meravigliosa”, ha aggiunto Ejaz, che ha definito Saman “eroina” e il coraggio di Saqib “formidabile”.

Ci si continua a chiedere perché Saman sia dovuta tornare a casa, dalla dimora protetta in cui si trovava, per riavere i documenti, perché come ha sottolineato l’inviato Paolo Andriolo l’ art.

18 del testo sull’immigrazione prevede che le donne migranti soggette a violenza possano avere in fretta dei nuovi documenti. Andriolo ha spiegato che “Saman chiedeva che fossero fatti i documenti ma qualcosa è andato storto” e che “piangeva per questo”.

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