Francia, il caso di Vincent Lambert scuote le coscienze

Iniziata la procedura che interrompere idratazione ed alimentazione a Vincent Lambert, ma i cattolici già protestano. Il caso che divide le coscienze

Francia, il caso di Vincent Lambert scuote le coscienze

Il caso di Vincent Lambert è al centro dei pensieri dei cattolici. Almeno di quelli, specie i pro life, che in queste settimane si stanno opponendo a quanto disposto Oltralpe, presso l'ospedale di Reims.

Il caso, in sé e per sé e se non riguardasse il destino di una vita umana, sarebbe abbastanza semplice da raccontare: c'è una persona malata, tetraplegica e in stato vegetativo, c'è un secco "no" proveniente dai familiari della persona interessata e indirizzato a coloro che vorrebbero l'interruzione delle cure e poi, come spesso sta accadendo attorno a storie di questa tipologia, c'è la volontà diametralmente opposta: la stessa, contraria alla scelta del nucleo familiare che, mentre scriviamo, sembra aver trionfato. I tratti complessi di questa vicenda sono dettati, come sempre per questi che non sono più episodi inconsueti, da motivi di coscienza e dalla non linearità del concetto di "giusto" in bioetica. Non tutti gli attori presentano la medesima visione del mondo.

L'ora è scoccata: oggi, stando pure a quanto riportato su Repubblica, i medici hanno dato vita alla procedura che porta all'interruzione della idratazione e della alimentazione. La madre di Vincent Lambert insiste nel dire che "lo stanno uccidendo". Per altri, magari, è solo il "miglior interesse". Abbiamo già avuto modo di ascoltare questa motivazione per vicende simili. Sui portali cattolici, per esempio su Aleteia, è possibile rintracciare immagini che ritraggono la persona cui sono state interrotte le cure intenta a piangere. Come a dire che Vincent Lambert non è solo perfettamente cosciente di quello che sta accadendo attorno a lui, ma pure sofferente. Vedremo se, come accaduto per Charlie Gard o Alfie Evans, qualcuno chiederà al papa della Chiesa cattolica di pronunciarsi o se succederà qualcosa in termini di mobilitazione.

Tra i primi a intervenire c'è stato il cardinal Robert Sarah, che ha postato un'accorata riflessione sui social: "Allora dirà a quelli alla sua sinistra: 'Allontanati da me, maledetto, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e i suoi angeli. Perché avevo fame e non mi hai dato da mangiare, avevo sete e non mi hai dato da bere. Matteo 25, 41-42". Chiaro, da parte del prefetto del Vaticano, il riferimento a un atto, quello in corso in Francia, che negerebbe un dettame del Vangelo.

Un'attivista pro life italiana ha postato sul suo profilo Facebook un video che ritare Lambert apprendere, con ogni probabilità, quanto sta accadendo attorno a

sè. Per Maria Rachele Ruiu "anche 80 anni fa venivano fatte fuori le persone che non rientravano nelle categorie scelte da chi stava al potere". I pro life del Belpaese, insomma, condannano la scelta dello stop alle cure.

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