Fausto Leali è rimasto scosso da quanto accaduto nella sua abitazione. Il suo appartamento infatti è stato completamente svaligiato da 4 slavi come lui stesso ha denunciato su Facebook. Una denuncia amara quella del cantante che non ha affatto digerito il furto e soprattutto quei premi alla carriera che sono stati portati via. E così dopo aver sfogato tutta la sua amarezza sui social, in un'intervista al Giorno, racconta il suo day-after: "Ho voluto far conoscere la mia vicenda per sensibilizzare l’opinione pubblica sul rischio a cui siamo esposti tutti noi. Ho pensato che essendo io un personaggio famoso la notizia avrebbe avuto più eco. E così è stato. Mi fossi chiamato Gabriele Rossi non sarebbe interessato a nessuno quello che mi è successo. Anche se vuol dire niente essere famosi o meno. Qui non si salva nessuno".
Poi il cantante affronta il tema della legittima difesa e anche quello delle armi da tenere in casa: "Ho abitato in villa per 30 anni.Poi mi sono trasferito... Però sono rimasto a Lesmo. Ma quando ho abitato in villa di armi ne avevo, eccome! Fucili e pistole. Allora dormivo con una 375 sotto il cuscino. Da quando mi sono trasferito in appartamento le ho vendute e non ho più il possesso d’armi". A questo punto spiega la sua posizione sulla legittima difesa: "Tu come cittadino invece non puoi fare nulla per proteggerti. Devi aspettare che ti spari per reagire se no finisci nei guai". Infine racconta i dettagli di quel furto che ha comuqnue sconvolto la sua vita: "Stimiamo un danno di 80mila euro.Eravamo andati con mia moglie, verso le 15.30, all’ospedale di Monza a togliere i punti dell’operazione.Siamo tornati intorno alle 19.30. La nostra vicina ci ha detto che aveva visto un uomo fuggire via saltando dal balcone e uscire dal cancello. Fuori lo aspettavano altri tre, dall’accento sembravano di origine slava. Per entrare in casa abbiamo dovuto chiamare i vigili del fuoco perché avevano chiuso la porta di casa con una chiave trovata dentro l’abitazione".
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