"Questo è un antipasto". Sotto la foto - un po' troppo buia a dire il vero - di un grande piatto bianco con all'interno tre piccoli bocconi. "Non so cosa ho mangiato perché non sono riuscita a sentire il sapore (merluzzo mantecato c'era scritto). Ma questi chef...?!"
Il post, firmato da Milena Gabanelli, è spuntato il pomeriggio del 10 agosto sulla pagina Facebook di Dataroom, la rubrica di datajournalism e anti fake news che cura sul Corriere della Sera. Un post dai toni leggeri, come avvisa lei stessa - "Nulla di pesante", scrive -. Ma che ha scatenato sulla giornalista una vera e propria bufera social.
Dai commenti viene fuori che l'ex conduttrice di Report era ospite nel ristorante stellato Marconi di Aurora e Massimo Mazzucchelli che si trova a Sasso Marconi (Bologna). E che quel piatto non era certo l'antipasto, ma il cosiddetto "amuse-bouche", uno stuzzichino che gli chef offrono ai propri clienti a volte prima ancora che venga preso l'ordine. Una sorta di benvenuto, un biglietto da visita per accogliere gli ospiti del ristorante. E che in questo locale in particolare è composto da quattro stuzzichini, che precedono il pasto vero e proprio o - in caso di menu degustazione - un percorso più completo con il quale lo chef fa conoscere la propria cucina.
"Non volevo andare a parare da nessuna parte... solo farmi due risate...(per una volta)", scrive la Gabanelli nei commenti. Ma sotto al suo post si scatena il dibattito tra chi la difende e attacca l'alta cucina e chi fa notare che un ristorante di quel tipo non offre un semplice pasto, ma una vera e propria esperienza.
E che le porzioni sono ridotte solo in caso di menu degustazione perché parte di una serie di portate che spesso comprendono tanti piccoli assaggi dall'antipasto al dessert."Comunque il ristorante è piuttosto caro ed i tavoli tutti occupati", chiosa lei, "Significa che le persone gradiscono questa lieve forma di masochismo..."
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