Gabrielli ieri sembrava esserne certo: il blitz di Forza Nuova sotto la redazione di Repubblica e L'Espresso è "molto più grave" dell'esplosione dell'ordigno di fronte alla stazione dei Carabinieri di Roma. Un parallelismo che ha scatenato dure polemiche e che ha costretto il capo della Polizia a un piccolo passo indietro.
La dichiarazione di Gabrielli
"Molto più grave - ha detto Gabrielli a margine dell'evento "Legalità e sport" alla "Nuvolà di Roma" - ritengo per certi aspetti la piazzata che è stata fatta ieri nei pressi della redazione di un gruppo editoriale importante, perchè tutte le volte che si mette in discussione la possibilità che la stampa sia libera ed espressione di qualsiasi opinione, io credo sia un interrogativo per tutti". Solo a sera le agenzie battono la spiegazione del parallelismo, quando il capo della Polizia afferma che in entrmabi i casi si tratta di "fatti gravissimi per i quali lo Stato e le forze di polizia non faranno sconti a nessuno. Considero gravissimo tutto ciò che è violenza. Ho voluto sottolineare la gravità di quanto accaduto nei pressi di una redazione di un gruppo editoriale e non certo sminuire l'episodio di San Giovanni. Dunque nessuna sottovalutazione. Ogni violenza va perseguita ed è quello che faremo".
Il blitz di Forza Nuova
I due casi sono susseguiti di poche ore. Due giorni fa, intorno alle 15.30, dodici militanti di Forza Nuova fanno irruzione nel piazzale delle redazioni di Repubblica e L'Espresso con fumogeni e uno striscione che inneggia a "boicottare" i due prodotti editoriali. Non più di tre minuti, poi i manifestanti - col volto coperto e le bandiere - si sono allontanati "senza arrecare danni a cose e persone e senza mai avvicinarsi alle porte dei locali della redazione che comunque nel frattempo erano state bloccate". Visionando le numerose telecamere della zona, le forze dell'ordine sono riuscite ad identificare dodici persone, tra cui un minorenne e una donna. Molti di loro sono tifosi della Lazio e già sottoposti al Daspo. Misura che, con ogni probabilità, verrà estesa anche agli altri partecipanti al blitz. Perquisita intanto la sede di Forza Nuova in via Taranto 57 e le case dei partecipanti al piccolo sit-in. La Procura della Repubblica indaga con l'ipotesi di reato per violenza privata, accensioni ed esplosioni pericolose e manifestazione non autorizzata con travisamento.
La bomba degli anarchici
Ieri invece l'esplosione di una bomba alle 5.30 di fronte alla stazione dei Carabinieri in zona San Giovanni. La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di "atto di terrorismo con ordigno esplosivo" a carico di ignoti. In serata però è arrivata la rivendicazione della Federazione anarchia informale - fronte rivoluzionario internazionale, Cellula Santiago Maldonado: "Con questa azione lanciamo una campagna internazionale di attacco contro uomini, strutture e mezzi della repressione. Ognuno con lo strumento che ritiene più opportuno e se lo desidera contribuendo al dibattito - hanno scritto nel comunicato - e nostre attenzioni si sono riversate verso i principali tutori dell'ordine mortifero del capitalismo: le forze dell'ordine. Senza di esse i privilegi, le prepotenze, le ricchezze accumulate dai padroni sarebbero nulla. Perchè hanno da sempre la funzione di reprimere, incarcerare, deportare, torturare, uccidere chi per scelta o necessita si ritrova al di fuori della loro legge".
La notte scorsa, conclude la rivendicazione, "abbiamo portato la guerra a casa del ministro Minniti. I diretti responsabili in divisa, coloro che obbediscono tacendo e tacendo crepano, hanno ricevuto un assaggio di quello che si meritano".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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