"Non è il momento di pensare che si possa far finta che il problema non esista: se vogliono continuare anche in quel modo continuano a essere un ottimo veicolo per la diffusione dell'infezione e non è una buona cosa". È questo il pensiero espresso dal professor Massimo Galli, primario Malattie infettive nell'Università di Milano presso il Sacco di Milano, nel corso del suo intervento ad "Agorà" su Rai3 in merito alle manifestazioni contro il green pass che si sono tenute lo scorso sabato in numerose città italiane.
Galli ha spiegato di augurarsi che i ricoveri in ospedale non aumentino ma davanti dopo i raduni di piazza ammette di iniziare a temere che ciò avvenga. "Detto molto chiaramente allo stato attuale dei fatti si infettano soprattutto i non vaccinati, anche una buona fetta dei vaccinati si può infettare. Tra i non vaccinati è facile che si possa sviluppare se sono di una cera età la malattia come l'abbiamo conosciuta che porta anche in rianimazione o peggio. Sto parlando soprattutto ma non esclusivamente dei non vaccinati, chi è immunizzato fa un malattia lieve, se si presenta", ha ancora evidenziato l’infettivologo che ha anche affermato di sperare che con 65 milioni di dosi "ci si possa trovare una situazione non tale da avere gli ospedali pieni".
I timori per quanto potrebbe avvenire nel prossimo futuro deriva in particolare dalle mancate vaccinazioni degli anziani a rischio. Galli ha ricordato come ci siano Regioni "dove è c'è una percentuale importante di over 65 non vaccinata, ricordiamoci che questo vaccino non copre completamente dall'infezione dalla variante Delta ma copre vero l'ospedale, la rianimazione e il cimitero nella stragrande maggioranza dei casi". "Poi ci sono anche persone che non rispondono al vaccino- ha aggiunto- e su questi stiamo facendo troppo poco".
Il Prof. @MassimoGalli51 ad #agorarai commenta le manifestazioni "no green pass", esprimendo nuovamente la necessità di vaccinare il più possibile #26luglio pic.twitter.com/Lrg550KAZN
— Agorà (@agorarai) July 26, 2021
Una precisazione il professore la esprime anche sulla validità del green pass: "Questa cosa dei nove mesi è una grossolana sciocchezza.
Perché nessuno assolutamente sa se questo è un dato reale oppure no… Se è un discorso per cui si dicesse si prende tempo, poi si vedrà, mi sta bene. Altrimenti è un sciocchezza". Su un punto il professor Galli è netto: “Da qui a non vaccinarsi o a non considerare il green pass una garanzia ma un'oppressione ce ne passa".
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