"Gara per il SuperEnalotto, garantire trasparenza e concorrenza"

Battute finali per l'assegnazione della concessione del gioco, possibile aperira delle buste il 22 luglio. Interrogazione dei senatori pentastellati Morra, Maiorino, Ortis e Floridia al ministro Tria dopo alcune anticipazioni di stampa: "Stop a fughe di notizie che danneggiano la procedura"

"Gara per il SuperEnalotto, garantire trasparenza e concorrenza"

Battute finali per il bando di rinnovo della concessione del SuperEnalotto, il popolare gioco gestito dal 1997 da Sisal e fari puntati anche da parte della politica in attesa dell’apertura delle buste con le offerte tecniche ed economiche che si prevede possa arrivare il 22 luglio. Apertura seguita nel giro di pochi giorni dall’esame della commissione giudicatrice e dall’assegnazione della concessione del giocom con una raccolta annua che si stima in circa 1,5 miliardi di euro per nove anni di concessione.

A intervenire chiedendo trasparenza per evitare che la gara per la gestione del SuperEnalotto sia danneggiata da pressioni esterne e da anticipazioni di stampa i senatori del Movimento 5 Stelle Nicola Morra, Alessandra Maiorino, Fabrizio Ortis e Barbara Floridia, con una interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria.
“Sono state intraprese iniziative volte a verificare come sia stato possibile dedurre una conclusione della procedura di assegnazione, nel senso indicato dai media, azione questa che presupporrebbe una fuga di notizie in merito all’offerta complessiva dei partecipanti, nelle more dei lavori della commissione giudicatrice e prima ancora che l’apertura delle buste contenenti le offerte economiche dei tre candidati sia avvenuta?, chiedono i senatori, aggiungendo "Il ministro non ritiene, qualora i fatti siano confermati, leso il principio di segretezza dell’offerta e se i medesimi fatti possano integrare fattispecie delittuose, potendo potenzialmente influenzare le valutazioni dei commissari? Ritiene, nell’ipotesi in cui quanto riportato dalla stampa corrisponda al vero, attivarsi presso l’autorità competente perché si proceda all’annullamento della stessa procedura di selezione? Quali iniziative sono state adottate per verificare l’effettiva sussistenza di pressioni esterne, anche di origine diplomatica, sulla regolare assegnazione della gara, in virtù della segretezza della procedura che non avrebbe potuto consentire l’insorgere di preoccupazioni da parte dei concorrenti?”.

I senatori pentastellati ricordano, tra l’altro, come l’11 giugno scorso è stata presentata a Tria un’interrogazione a risposta scritta (4-01781) relativa “al bando per l’affidamento in concessione dei giochi numerici a totalizzatore nazionale e dei giochi complementari e opzionali anche a distanza, fra cui il Superenalotto. Tale interrogazione ad oggi non ha ricevuto risposta. Sottolineano poi come il 5 luglio è stato pubblicato sul quotidiano la Repubblica l’articolo intitolato “Sazka alla conquista del Superenalotto, i cechi potrebbero scalzare Sisal”, in cui "si anticipano informazioni sullo stato di assegnazione della gara, attestando un già previsto predominio dell’operatore della Repubblica Ceca Sazka rispetto agli altri partecipanti; inoltre, si rivela l’esistenza di comunicazioni diplomatiche con le quali si diffida lo Stato italiano dal discriminare la stessa Sazka nel processo di aggiudicazione”. “A parere degli interroganti tali affermazioni sono di una gravità assoluta in quanto nessun atto riguardante l’aggiudicazione è stato ad oggi reso pubblico”.

Nell’interrogazione si sottolinea poi che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con il comunicato del 6 luglio ha “precisato che l’affermazione contenuta nell’articolo citato «secondo cui 'da un primo esame dell’offerta economica e di quella tecnica il gruppo ceco parrebbe favorito rispetto a Sisal' è frutto di mere supposizioni che non trovano alcun riscontro nella realtà in quanto, come previsto dal bando, e in ossequio ai principi di pubblicità e trasparenza dell’azione amministrativa previsti dalla normativa nazionale ed europea, le buste contenenti le offerte economiche verranno aperte, dalla commissione giudicatrice, in apposita seduta pubblica solo in un momento successivo all’esito della valutazione dei progetti tecnici, valutazione che a tutt’oggi è ancora in corso»”.

Mantenere l’equilibrio della concorrenza all’interno del settore dei giochi su potenziali rischi di concentrazione è un tema analizzato anche in una recente ricerca del professor Marco Spallone, vicedirettore Casmef-Luiss, sul Trade Off tra concorrenza e regolazione in Italia, che evidenzia come la scarsa competititività sui mercati causata da un eccesso generale di regolamentazione frena lo sviluppo ponendo il nostro Paese agli ultimi posti nel mondo per livelli di competizione.

In questo scenario il settore dei giochi è un ambito dove la maggiore e crescente regolamentazione implica minore competitività: il regolatore dovrebbe invece tutelare la concorrenza evitando l’insorgere di posizioni dominanti e criticità destabilizzanti del mercato come è avvenuto, ad esempio, nel rinnovo senza gara della concessione del Gratta & Vinci a un unico operatore.

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