Garage trasformati in casa di riposo: trovati quattro anziani

A Vasto due coniugi trasformano quattro garage in una casa di cura con anziani ultra ottantenni. Ecco cosa hanno scoperto i Nas durante un'ispezione.

Garage trasformati in casa di riposo: trovati quattro anziani

Immaginate quattro garage di una comune abitazione trasformati in una "casa di riposo", totalmente abusiva, priva di cure mediche, di assistenza sanitaria, di autorizzazione degli enti. In queste strutture, in pessime condizioni, c'erano quattro anziani ultraottantenni e non autosufficienti. È quanto hanno scoperto in un paesino della provincia di Chieti i carabinieri del Nas di Pescara, che hanno denunciato due persone.
I militari del Nas avevano ricevuto informazioni circa un paese del vastese in cui una famiglia - marito e moglie - aveva organizzato abusivamente un ricovero per anziani nei garage di casa e, individuata l'abitazione, con la collaborazione dei Carabinieri della stazione del luogo, su delega della Procura di Vasto, hanno eseguito un'ispezione. Al sopralluogo hanno preso parte anche i medici della Asl intervenuti con i Nas per le valutazioni sanitarie.
I due coniugi sono stati denunciati alla procura di Vasto per vari reati, fra cui l'esercizio abusivo di professione sanitaria e l'abbandono di persone incapaci. Il sindaco, informato dai Nas, ha emesso un'ordinanza, disponendo il trasferimento degli anziani in idonee strutture.
L'attenzione dei carabinieri del Nas di Pescara alle cosiddette fasce deboli ha assicurato in Abruzzo, nel corso del 2015, 43 controlli in strutture per anziani, cinque delle quali sono state chiuse per carenze igieniche, strutturali ed organizzative.

Quattordici titolari di strutture sono stati denunciati per le 22 violazioni penali e delle norme assistenziali rilevate; 16 persone sono state segnalate
per le varie disfunzioni igieniche, rilevate sia nelle camere che nelle cucine, con la contestazione di 28 sanzioni amministrative, per circa 20 mila euro. Il valore delle cinque strutture chiuse, prevalentemente nelle province dell' Aquila e Chieti, è di circa sei milioni e mezzo di euro.

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