Da garzone a secondo uomo più ricco d'Italia: la scalata di Leonardo Del Vecchio

L'infanzia in un collegio, poi i lavori più umili e l'apertura di un laboratorio: Leonardo Del Vecchio è partito da zero per fondare il suo impero

Da garzone a secondo uomo più ricco d'Italia: la scalata di Leonardo Del Vecchio

Solo poche settimane fa, Leonardo Del Vecchio era stato "incoronato" da Forbes come secondo uomo più ricco d'Italia grazie a un patrimonio stimato di 25 miliardi di euro. Eppure, il patron di Luxottica non è nato sotto una buona stella. Leonardo Del Vecchio è l'esempio di come con grande lavoro, dedizione, sacrificio e talento è possibile raggiungere traguardi straordinari senza aver necessariamente alle spalle la solidità di una famiglia benestante. Nel giorno della sua morte in tanti ne sottolineano la straordinaria scalata.

Il collegio e il lavoro come garzone

Leonardo Del Vecchio nasce a Milano il 22 maggio del 1935 ma suo padre, di origini pugliesi, muore poco prima della sua nascita. Lui è il quarto figlio della famiglia Del Vecchio e, come spesso accadeva in quegli anni, a causa delle difficoltà viene affidato al collegio dei Martinitt di Milano, dove vive fino al raggiungimento del diploma di terza media. A quel punto, Leonardo Del Vecchio ha bisogno di lavorare per guadagnare qualche soldo e viene assunto come garzone dalla Johnson, una fabbrica produttrice di medaglie e coppe.

Il trasferimento in Trentino

I proprietari della fabbrica intuiscono il potenziale del giovane Del Vecchio, sprecato nel ruolo di semplice garzone, e così lo spingono e lo invogliano a iscriversi ai corsi serali dell'accademia di Brera di Milano. Qui studia design e incisione, che lo appassionano al punto da spingerlo ad abbandonare il lavoro alla fabbrica Johnson, quindi Milano, per trasferirsi in Trentino, in particolare a Pieve Tesino, dove viene assunto come operaio in una fabbrica di incisioni metalliche. Qui rafforza le sue qualità come incisore, impara il mestiere e poco più che ventenne si sente pronto per intraprendere la carriera imprenditoriale.

La prima bottega artigiana

Si sposta ad Agordo, un piccolo centro in provincia di Belluno, dove apre la sua bottega. Inizialmente è solo un piccolo laboratorio artigiano operante nel settore ottico, dove Del Vecchio si occupa di realizzare montature per occhiali. Ma bastano appena tre anni a Leonardo Del Vecchio per trasformare quel piccolo laboratorio in Luxottica Sas, un'azienda con 14 dipendenti specializzata nella produzione di minuteria metallica per le occhialerie. È il 1961 e dopo 6 anni l'imprenditore fa un altro passo in avanti e oltre a continuare la produzione dei semilavorati per conto terzi, comincia anche ad assemblare i pezzi, a produrre gli occhiali completi e a commercializzarli con il marchio Luxottica.

La scalata mondiale

È la vera svolta strategica di Leonardo Del Vecchio che già nel 1971 può abbandonare il settore dell'assemblaggio per conto terzi per dedicarsi esclusivamente alla produzione dei propri occhiali. In 10 anni Luxottica è talmente consolidata e forte che l'imprenditore decide di fare il grande salto negli Stati Uniti, chiede un prestito e acquista Avantgarde, un marchio statunitense di occhiali che gli consente di entrare nel mercato americano con successo.

Nel 1990 arriva la quotazione in borsa a New York e nei primi anni Duemila anche quella alla borsa di Milano. Il resto è storia, tra acquisizioni in tutto il mondo e grandi marchi che scelgono di collaborare con quella che, un tempo, era una semplice bottega artigiana di paese in Trentino.

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