Mentre a Genova sono in corso lavori straordinari per rivoluzionare la viabilità cittadina, ecco spuntare un altro inghippo legato ad Autostrade per l'Italia. Dopo che la società della famiglia Benetton ha mantenuto - anche se in ritardo - la promessa di rendere gratuito il pedaggio nella rete urbana dell'autostrada per venire incontro alle esigenze del traffico merci e di quello privato, alcuni automobilisti provenienti dalle zone limitrofe alla città hanno denunciato di avere pagato regolarmente il pedaggio. Insomma, l'autostrada è gratis. Ma solo per chi entra ed esce dai caselli inclusi nel famoso algoritmo di Autostrade.
"La passione di muovere il Paese". Questo lo slogan di Autostrade per l'Italia, la società che gestisce le autostrade che corrono a Genova e in Liguria. Un motto che sa tanto di presa in giro per i genovesi che, a partire dal 20 agosto, con sei giorni di ritardo rispetto al crollo di ponte Morandi, hanno beneficiato dell'annullamento del pedaggio nei tratti autostradali interessati dalla tragedia del viadotto Polcevera. In effetti, chi entra ed esce dai caselli inclusi nell'algoritmo di Autostrade - da Genova Pra’ a Genova Aeroporto e da Genova Bolzaneto a Genova Ovest ed Est - non paga il pedaggio. A differenza di chi proviene dai caselli autostradali più vicini al tratto interessato dalla liberalizzazione, come quelli di Masone ed Arenzano, utilizzati ogni giorno da migliaia di persone che, per ragioni lavorative, fanno la spola tra Genova e la riviera di ponente oppure l'immediato entroterra.
Nei giorni successivi alla tragedia di ponte Morandi, Autostrade per l'Italia aveva garantito che a partire dalla mezzanotte di lunedì 20 agosto il pedaggio sarebbe stato annullato. Provvedimento entrato in vigore con qualche ora di ritardo, suscitando le critiche delle istituzioni e dei cittadini genovesi. Il caso era rientrato, almeno fino alla notizia della gratuità del pedaggio solo per chi entra ed esce dai caselli inclusi nell'algoritmo.
Coloro che invece sono stati danneggiati dal crollo del ponte ma hanno la "sfortuna" di abitare poco fuori dal capoluogo, non hanno diritto all'autostrada gratis: un caso di palese discriminazione.E l'ennesimo smacco firmato Autostrade per l'Italia.
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