Un blitz in piena regola: ieri sera a Genova alcuni esponenti dei centri sociali hanno duramente contestato il viceministro alle Infrastrutture della Lega Edoardo Rixi, un deputato del Carroccio, un assessore comunale e diversi giovani militanti che stavano cenando in un ristorante. Dopo insulti e il danneggiamento di una bandiera, la tensione è cresciuta al punto tale da rendere necessario l'intervento della polizia, che ha scortato a casa gli esponenti leghisti.
Erano circa le 21.30 quando la compagnia di leghisti stava cenando in un ristorante della zona dei vicoli, vicino al porto antico. Secondo Genova Today, almeno tre antagonisti sarebbero entrati a minacciare gli avventori e a insultare il ristoratore che li stava servendo. Altrettanti aspettavano fuori dal locale. Fra l'altro avrebbero anche strappato una bandiera con il simbolo dell'Alberto da Giussano, storico emblema della Lega.
Non solo. Mentre la pattuglia di leghisti proseguiva la cena, fuori dal locale si sarebbero radunati circa 25 antagonisti, tutti con il medesimo proposito di contestare i militanti e i dirigenti del partito di Matteo Salvini. Fra le fila dei contestatori sarebbero spuntati anche alcuni cartelli di insulti con la scritta "termovalorizzatevi".
A questo punto, viste le dimensioni della protesta, sono intervenute alcune pattuglie della polizia che si sono frapposte fra i leghisti e i giovani dei centri sociali, consentendo ai primi di tornare a casa in tranquillità. Gli autori della contestazione, invece, sono stati identificati.
"Ieri sera i nostri ragazzi sono stati insultati, minacciati e costretti a rimanere all’interno di un ristorante del Centro di Genova dai Centri Sociali, fino all’arrivo della
polizia - commenta su Facebook la sezione del partito "Genova centro" - Esprimiamo piena solidarietà ai giovani e militanti della Lega, oggetto del solito confronto antidemocratico da parte dei soliti noti Centri Sociali."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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