George Michael malato di bulimia, depresso, eroinomane (il Telegraph ha scritto di un suo ricovero recente per overdose). In questi giorni si è scritto di tutto sulle presunte dipendenze del cantante scomparso il 25 dicembre scorso nella sua casa di Oxfordshire, a nord ovest di Londra.
Di certo c’è che George Michael, la cui morte è stata definita dagli inquirenti ‘non sospetta’, stava lavorando a un documentario su se stesso, che sarebbe dovuto uscire a marzo con il titolo Freedom. "Una persona che pensa al suicidio o dipendente dalle droghe non ha voglia di vivere né tantomeno ha dei progetti. I media hanno scritto di tutto, forse troppo". A pensarla così, i suoi fan più accaniti, che lottano sui social per difendere la memoria dell'artista, ora che sui media inglesi stanno prendendo corpo nuove tesi sul decesso. Tra i suoi fans più accaniti c’è Laura Varisco, 43 anni, milanese, "lo seguo da trent'anni". Ha pubblicato sulla pagina ufficiale italiana Facebook del cantante un video da lei girato fuori dagli studi di registrazione ad Highgate, a poche centinaia di metri da una delle residenze del cantante, che lo ritrae in condizioni di salute apparentemente buone. Il video è poi stato ripreso dal The Sun.
"Ho avuto la netta sensazione che fosse sereno e in perfetta salute", precisa la Varisco, Immagini molto diverse da quelle riportate da TMZ solo a settembre scorso, dove appariva gonfio e estremamente appesantito. "Per tre giorni consecutivi io e mio marito ci siamo recati sia davanti casa, che davanti agli studi di registrazione in cui il cantante stava lavorando. Lo abbiamo visto il 9 dicembre 2016. Appena varcato il portone di un cortile ci è comparso al di là di una finestra. Era seduto su una palla ergonomica utilizzata come poltrona, mentre guardava un grande monitor e parlava con la persona di fianco a lui. Di tanto in tanto sorseggiava una tazza di té o caffè e fumava una sigaretta elettronica. Posso dire che le foto che stanno girando di un George irriconoscibile non corrispondono al vero. L'ho visto con i miei occhi! Posso anche affermare di aver avuto notizie sulla sua buona salute anche da un suo collaboratore e parente stretto, che entrava e usciva dall’abitazione. Oltre a farmi avere un autografo del cantante ho anche avuto modo di chiedergli informazioni sul suo stato di salute, dopo la polmonite del 2011 e lui mi ha rassicurato. Ha aggiunto che George Michael stava lavorando attivamente al film documentario che sarebbe uscito in primavera".
E mentre si attendono con ansia alcuni risultati ancora non pervenuti dall’esame autoptico, in Inghilterra i rumors rimbalzano, rinforzati anche dai misteriosi tweet dei giorni scorsi, scritti dal compagno Fadi Fawaz e da lui poi repentinamente cancellati, ma riportati dal Sunday Mirror. Tra questi, l’ipotesi di suicidio. "L'unica cosa che voleva George era morire, ci ha provato molte volte e finalmente ci è riuscito.
Ci amavamo molto e stavamo insieme ventiquattr'ore su ventiquattro". E c’è chi pensa che la morte potrebbe essere stata indotta, magari da qualcuno di molto vicino al cantante. In ballo un’eredità pari a 100 milioni di sterline...
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