Giallo sul calciatore trovato morto. Indagata una trans

Samuele De Paoli, ex calciatore di 22 anni, è stato ritrovato senza vita in un canale alle porte di Perugia. Per la sua morte è indagata una trans brasiliana

Giallo sul calciatore trovato morto. Indagata una trans

Samuele De Paoli, ex calciatore del Bastia 1924, è stato ritrovato senza vita all'interno di un canale nelle campagne di Sant'Andrea di Fratte, alle porte di Peurugia. Un giallo a tinte scure la sua morte su cui sta tentando di fare luce la Squadra Mobile perugina, diretta da Gianluca Boiano, e per la quale è indagata Patrizia, una trans brasiliana di 43 anni. L'ipotesi di reato contestato alla donna è di omicidio preterintenzionale.

"Samuele è stato strangolato"

Denudato e poi gettato in un canale. È così che il giovane Samuele De Paoli, 22 anni appena compiuti, è stato ritrovato in un fossato tra la fitta vegetazione delle campagne di Sant'Andrea di Fratte, una zona frequenta da trans nelle ore notturne. A lanciare l'allarme alla polizia, nella tarda mattinata di mercoledì, è stato un uomo che faceva jogging: il cadavere del ragazzo galleggiava a pelo dell'acqua, completamente svestito. Sul collo, i segni inequivocabili di una stretta a mani nude. Poco distante da luogo del ritrovamento, c'era anche la sua Panda rossa con all'interno il portafogli e il cellulare. Esclusa sin da subito l'ipotesi di una rapina, gli investigatori hanno messo da conto l'eventualità di un omicidio. Ma chi ha ucciso Samuele? E soprattutto, perché?

L'indagata: "Era vivo"

C'è un'indagata per la morte dell'ex calciatore. Si tratta di una trans brasiliana, Patrizia (al secolo Hudson Pinheiro Reis Duarte), che ora è accusata di omicidio preterintenzionale. La donna ha ammesso che dodici ore prima del ritrovamento Samuele "era vivo" ma ha anche detto che il ragazzo l'avrebbe malmenata. Dunque, in un tentativo estremo di difesa, gli avrebbe messo le mani al collo, fino a strangolarlo. "Non lo avevo mai visto prima", assicura Patrizia, interrogata per cinque ore dopo che un suo accompagnatore era andato a soccorrerla martedì sera, alle 9. "Era malconcia, con quattro costole fratturate, in ospedale le hanno dato 25 giorni di prognosi. Dice di essere stata picchiata da quel ragazzo anche con un bastone, che hanno fatto a botte prima in macchina e poi in un canale, e che per liberarsi l'ha dovuto prendere per il collo", racconta al Corriere della Sera il legale della brasiliana, Francesco Gatti, secondo cui "il giovane era sotto effetto di droga e alcol". Ma come stanno davvero le cose?

I familiari: "Verità e giustizia"

Secondo la versione fornita agli inquirenti dalla trans brasiliana, i due si sarebbero incontrati la sera prima della tragedia. Il rapporto si sarebbe consumato all'interno della Panda rossa del ragazzo salvo poi sfociare in un'aggressione violenta. Ma il legale della famiglia De Paoli, Walter Biscotti, respinge di netto le accuse: "Le sue dichiarazioni mi lasciano perplesso - replica l'avvocato in riferimento al racconto della brasiliana -,non abbiamo idea della dinamica, ma da qui a far passare il ragazzo come un violento e che sia tutta colpa sua, ce ne passa.

I suoi parenti chiedono verità e giustizia, aspettiamo l'autopsia". Intanto, la madre del 22enne, Sonia Sonica, ha lanciato un appello disperato su Facebook: "Aiutatemi a capire cosa è successo al mio ragazzo", grida dai social.

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