La vicenda legale di Gina Lollobrigida si arricchisce di un nuovo particolare non secondario. In un video della durata di 6 minuti, una delle più grandi attrici del cinema italiano rivela il nuovo passo fatto verso l'affermazione della propria indipendenza e lucidità mentale, al contrario di quanto viene da tempo sostenuto. "Mi chiamo Gina Lollobrigida e sono una donna che ha rappresentato l'Italia nel mondo. Oggi, a più di 90 anni, sono piena di energie e di voglia di fare ancora. Purtroppo sono anni di grande amarezza perché subisco attacchi alla mia libertà e al mio patrimonio", dice con fermezza l'attrice, guardando dritto in camera.
E proprio lì, accanto a lei, per difendere la sua libertà e il patrimonio, c'è Antonio Ingroia. Impettito, con lo sguardo dritto in camera, ecco che l'ex procuratore rispunta fuori in uno dei casi di cronaca giudiziaria più pop del Paese. Antonio Ingroia si gratta la pancia, annuisce alle parole dell'attrice e, a un certo punto, le prende anche le mani, forse in segno di protezione, chissà. Il video è un capolavoro del metacinema, davanti al quale non si sa se provare umana pietas, nei confronti di una donna che le ste provando tutte, o sorridere.
A far propendere per la seconda ipotesi ci pensa Antonio Ingroia, che rivela come Gina Lollobrigida non lo abbia scelto perché la sua fama l'ha preceduto, ma perché lo ha visto "recitare". "Nasce tutto da Netflix. Dalla serie su Pino Maniaci, il giornalista perseguitato dopo le sue battaglie contro la mia ex collega Saguto per via dei beni confiscati e di non disinteressati amministratori giudiziari... La Lollobrigida ha visto come ho difeso Maniaci, poi assolto", ha detto al Corriere della sera, parlando della docufiction in cui lui stesso ha "recitato". E Ingroia quasi si compiace di questo: "Gli avvocati hanno bisogno di mostrare anche un necessario aspetto scenico, dall’eloquio alla presenza". D'altronde, Antonio Ingroia non si è mai sottratto alle telecamere e ora al Corriere ha spiegato che cinema e giustizia "si integrano le mie passioni di sempre".
Il video è stato pubblicato sulla pagina dello studio legale Ingroia lo scorso 11 novembre accompagnato da un lungo comunicato stampa. "Come ascolterete nel video allegato che abbiamo girato insieme con la sig.ra Gina Lollobrigida, si tratta di una vicenda giudiziaria molto delicata e anche molto triste e amara, visto che si fonda sulle accuse di un figlio che si rivolta verso la propria madre e che riesce per le vie legali - almeno fino ad oggi - a 'privare' la madre del diritto di gestire il proprio patrimonio, costruito in una vita, e perfino gli oggetti a lei più cari, che le vengono così, di fatto e ingiustamente, 'sottratti'", si legge nel lungo post. L'avvocato prosegue: "Credo sia profondamente ingiusto che la generosità, da sempre dimostrata dalla sig.ra Lollobrigida nei confronti del mondo e dell’Italia in particolare, venga così mal ripagata dallo Stato italiano".
Quindi, Antonio Ingroia dichiara: "Sarà mio preciso impegno difendere il diritto della Sig.
ra Lollobrigida perché le venga restituita la libertà e il suo patrimonio, ed affrontare serenamente i suoi prossimi anni di vita, nella piena completezza dei suoi diritti, delle sue energie e dei suoi progetti, confermando ancora una volta - come ben si dimostra in questo video - di essere donna perfettamente lucida e determinata, altro che fragile e suggestionabile come la si vuol far passare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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