Bianca Berlinguer per Alessandro Orsini è pronta anche a fare anche uno strappo alla regola, accettando di registrare il blocco di trasmissione dedicato al professore della Luiss pur di non farselo mancare. Alessandro Orsini, infatti, ieri era impegnato un quella che lui definisce una lezione universitaria in teatro sulla guerra, non in un ateneo ma in una sala romana. Con tanto di smoking e di manifesto alle spalle, Alessandro Orsini ha fatto la solita lezione dall'alto di un piedistallo sul quale si è posto dall'inizio di questa guerra, con tanto di lodi al leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.
Inevitabile, da parte di Bianca Berlinguer, l'analisi del discorso di Vladimir Putin del 9 maggio insieme ad Alessandro Orsini, probabilmente voluto fortemente nella puntata di ieri proprio per questo motivo. A differenza di quanto sostengono gran parte degli analisti occidentali, il professore della Luiss non ritiene che quello del presidente della Federazione russa sia stato un discorso dimesso, anzi: "Mi è parso il tipico discorso di un capo di Stato in un momento del genere. Utilizzare parole di minacce, morte e distruzione sarebbe stato un danno per la Russia. Mi è sembrato interessato a rivolgersi soprattutto all'Occidente". Secondo Orsini, se Putin avesse fatto un discorso maggiormente aggressivo, avrebbe dato adito alla propaganda della Nato e avendo la Russia già dalla sua parte non aveva bisogno di fomentare ulteriormente la propaganda interna, perché a quello ci pensano gli apparati statali.
E nemmeno sull'andamento della guerra il professor Orsini sembra essere d'accordo con la maggioranza degli analisti occidentali, che sostengono la tesi di una guerra finora senza risultati per il Vladimir Putin. Il professore della Luiss preferisce mantenersi su posizioni ben più moderate, perché a suo dire mancherebbero gli strumenti adeguati per dare una risposta oggettiva a causa della propaganda delle parti coinvolte: "Noi abbiamo una rappresentazione dei fatti e pensiamo che sia quella che Putin ha nella mente ma non abbiamo una documentazione sufficiente per ricostruire correttamente la sua strategia".
Supportato da Andrea Scanzi, Alessandro Macron ha poi analizzato quanto detto da Emmanuel Macron dopo il colloquio con Putin. Il presidente francese ha sostenuto che, al momento della trattativa di pace, la Russia non andrà umiliata. In questo momento, Alessandro Orsini sembra avere grande stima in Emmanuel Macron, le cui parole lui le definirebbe "impropriamente anti americane. Quello è una sorta di messaggio a Putin. Quando parla Macron io mi sento rincuorato e ripongo le mie speranze in lui". Alessandro Orsini ha talmente tanta fiducia che ha poi proseguito: "Ripongo in Europa la mia speranza in lui e in Italia in Giuseppe Conte.
Gli uomini più illuminati che abbiamo sono Conte in Italia e Macron in Europa". Dopo la sviolinata al leader del Movimento 5 stelle, Orsini ha però ribadito che non ha intenzione alcuna di entrare in politica e che se Letta dovesse spostarsi sulla posizione di Conte lo sosterrebbe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.