"Il confronto è sempre utile, così come il dialogo". A sottolinearlo è Sergio Mattarella che ha convocato oggi al Quirinale il governo per il consueto pranzo di lavoro prima di ogni vertice Ue.
Al Quirinale sono saliti Giuseppe Conte e i ministri Matteo Salvini, Luigi Di Maio, Elisabetta Trenta, Giovanni Tria, Enzo Moavero Milanesi, Paolo Savona e Alfonso Bonafede. Presente anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti.
Mentre il governo è criticato per le decisioni sul Def, sia dalle istituzioni economiche nazionali e internazionali che dalle opposizioni, durante il pranzo si affrontano soprattutto i temi del vertice Ue: Brexit, migranti, cyber security, per i paesi dell'Eurozona, il futuro del progetto dell'unione bancaria. Il premier avrebbe anticipato la posizione che l'Italia porterà in Consiglio in tema di migranti, chiedendo che vengano tradotte in atti concreti le conclusioni del vertice Ue di fine giugno. Il ministro dell'Interno ha poi riferito i risultati raggiunti in questi mesi dal suo ministero in materia di immigrazione e sicurezza.
Poco spazio al tema della manovra. Il premier avrebbe confermato la convinzione sulla linea adottata ed avrebbe riferito che cercherà di usare l'occasione del vertice per spiegare Def e legge di bilancio, con l'obiettivo di convincere i partner europei della bontà delle scelte compiute. "I mercati, non appena conosceranno la bontà delle misure, capiranno", ha ribadito Conte.
Il Capo dello Stato non è entrato nel merito della manovra, ma ha richiamato
il governo alla moderazione dei toni nel dialogo con l'Europa e alla necessità di dialogare fino all'ultimo per trovare a Bruxelles le sponde necessarie a far accettare la linea economica che si è deciso di intraprendere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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